Dalla Regione fondi ai privati per ristrutturare edifici nel centro storico. Il caso della “casbah” di Mazara

Redazione Prima Pagina Mazara
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19 Aprile 2016 09:41
Dalla Regione fondi ai privati per ristrutturare edifici nel centro storico. Il caso della “casbah” di Mazara

Il Centro storico della Città di Mazara del Vallo è ancora caratterizzato, nonostante una massiccia operazione di “maquillage” in questi anni, dalla presenza di moltissimi edifici privati fatiscenti e pericolanti.

Spesso è il maltempo, le piogge torrenziali e le forti raffiche di vento, ad evidenziare la problematica, vedi le frequenti cadute di cocci di tufo (quando finisce bene) sulle strade e vicoli del centro storico mazarese. Non capita di rado che i vigili del fuoco siano chiamati ad intervenire per mettere in sicurezza e transennare al fine di preservare l’incolumità di cittadini. Vedi ad esempio un vecchio immobile in via Ten. Gaspare Romano dal quale qualcher anno fa caddero calcinacci; parte della  strada fu transennata (vedi foto n.1) per evitare danni a persone, poi di colpò le transenne vennero tolte senza però un intervento per ripruistinare la sicurezza.   

Il problema in generale rimanda all’annosa questione dei fondi arrivati a seguito dei danni provocati dal terremoto del 1981 ma non completamente utilizzati (vedi anche gli scandali degli anni 80-90 che ebbero soltanto "lievi" strascichi giudiziari).

Nel 2011 l’Amministrazione Cristaldi nominò, su indirizzo della Prefettura di Trapani, una “task force”, composta da venticinque tecnici che dovevano creare una banca dati di gli immobili pericolanti per dare contezza degli interventi dei privati necessari per garantire la pubblica incolumità. Che fine hanno fatto i risultati di quel monitoraggio?

Il problema è però complesso, molti dei vecchi edifici percolanti ed in abbandono hanno numerosi proprietari, si tratta di discendenti (spesso neanche si conoscono fra loro) dell’originario proprietario. Pertanto è divenuto in alcuni casi impossibile pensare ad un loro recupero. Alcuni anni fa per interventi di restauro di edifici pericolanti nel centro storico furono previsti agevolazioni regionali per l’ottenimento di mutui ventennali fino a un massimo di 300.000 euro a tasso zero. Non vennero sfruttate tali opportunità.

Nei giorni scorsi dalla Regione sono arrivate altre agevolazioni per ristrutturare edifici nei centri storici. Si tratta della Determina Dirigenziale n. 639 dell’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità (Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità e dei Trasporti- Servizio 6-Insediamenti abitativi – Contributi) firmata lo scorso 26 marzo dal dirigente generale Fulvio Bellomo.

Con questo provvedimento la Regione Siciliana ha stanziato due milioni e mezzo di euro per finanziare i privati che vogliono ristrutturare la loro casa nel centro storico. I soldi serviranno a coprire gli interessi dei mutui per gli interventi. Il bando è già pubblicato sul sito della Regione, ma per essere valido si deve aspettare la pubblicazione, venerdì in Gazzetta Ufficiale. Da quel momento sarà possibile presentare le domande, “a sportello”, cioè verranno evase quelle presentate per prima (ma non prima della pubblicazione del bando in Gazzetta, occhio).

Le case devono essere nei centri storici cittadini, e gli interventi di ristrutturazione finanziabili sono tutti, compreso, ad esempio, l’adeguamento alle norme antisismiche. L’operazione è portata avanti da Unicredit e Regione Siciliana. Si può chiedere un mutuo fino a 300.000 euro, e la Regione pagherà gli interessi. Per le cifre superiori, sarà il richiedente a pagare gli interessi sulla differenza. Può chiedere anche il finanziamento un comproprietario, ma ci deve essere il consenso degli altri.

Le domande vanno presentate solo sulla base della modulistica presente nel sito della Regione, il mutuo va redatto entro 150 giorni dall’approvazione del finanziamento da parte della Regione, e i lavori devono partire entro un anno. Sono comunque soggetti alle agevolazioni esclusivamente gli interventi autorizzati con provvedimento formale dell’Amministrazione comunale (concessione edilizia o autorizzazione edilizia). Le agevolazioni in esame sono cumulabili con le ulteriori agevolazioni fiscali a qualsiasi titolo disposte.

Occupandoci invece agli immobili comunali nel centro storico, bisogna sottolineare che le ristrutturazioni in corso, o ultimate nelle due Amministrazioni Cristaldi, erano opere già pianificate dalle precedenti amministrazioni (che avevano ricevuto i relativi finanziamenti) con interventi iniziati prima della sindacatura Cristaldi: Complesso Monumentale F. Corridoni (2005), San Carlo (2008), Cinema Diana (2005), Collegio dei Gesuiti (2005); altri immobili sono stati semplicemente aperti al pubblico come il teatro Garibaldi (2001), Chiesa Sant’ Ignazio (sec. XVIII). (in foto n.2 Ex cionema Diana ristrutturato)

Più di un anno fa fu diramata una nota dal comune di Mazara del Vallo nella quale si annunciava l’avvio di altri 4 progetti di arredo urbano (non si specifica più che si tratta di ceramica) per “proseguire –così si legge- l’azione di riqualificazione del centro storico mazarese avviata dall’Amministrazione Comunale. Nella riunione di fine 2014 infatti la Giunta approvò 4 progetti di sistemazione e arredo urbano di altrettante zone del centro cittadino.

Gli interventi per la realizzazione di opere di manutenzione, sistemazione e arredo urbano avrebbero interessato: Via Goti; Vicolo Vipera; Via Santa Caterina e Largo Rizzo Marino; e Piazza Sant’Agostino e prospetto ex Mercato Ittico. Complessivamente, gli interventi manutentivi e di arredo, avevano un costo di circa 160 mila euro.

Come avvenuto per i vicoli del centro storico già oggetto di interventi manutentivi, le suddette vie sarebbero state recuperate dall’annoso degrado in cui versano, attraverso interventi al manto stradale, alle mura, agli impianti di illuminazione e con la posa di opere artistiche, per le quali saranno coinvolti artisti locali. I progetti sono stati realizzati dall'arch. Vincenzo di Fede, dell'Ufficio tecnico comunale. Responsabile Unico del procedimento il geom. Salvatore Ferrara. L’intervento nelle suddette strade si coniuga con il processo di sviluppo della ceramica nella Città di Mazara del Vallo. Processo avviato sin dal suo primo mandato, nel 2009, dal sindaco Nicola Cristaldi.

L’ultima fase, in ordine cronologico, per l’installazione di pannelli, mattonelle e giare (in sostituzione di alcune danneggiate da vandali) in ceramica è arrivata grazie a cinque determine (n. 176, 177, 178, 179, 180) firmate dal primo cittadino nei mesi scorsi, alcune di queste riguardano proprio le strade riportate nella suddetta nota del Comune. Per cinque progetti decisi dal sindaco Cristaldi ed affidati a cinque artisti locali, il Comune ha speso, complessivamente, circa 22 mila euro. Ecco in dettaglio i progetti.

Sarebbe però auspicabile che l’Amministrazione Cristaldi monitorasse gli arredi in ceramica già presenti nel centro storico, In diversi vicoli i pannelli di ceramica si stanno disfacendo con il tempo anche a causa della caduta dell’intonaco intorno (vedi foto n.3); ma questi lavori come sono stati fatti? Servirebbe che una volta realizzate le opere (finanziate con soldi dei cittadini) fossero anche preservate con la giusta manutenzione. Che spettacolo forniamo ai turisti che girano per quei vicoli? Non vorremmo svegliarci fra tre anni con arredi danneggiati, e non solo per mano di quei ignoti che ogni tanto si distinguono per la loro inciviltà) a causa di una mera operazione di "maquillage" e "marketing".

Francesco Mezzapelle

19-04-2016 11,30

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