Contrabbando di gasolio, peschereccio mazarese dissequestrato ma gli accertamenti continuano.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Dicembre 2015 08:03
Contrabbando di gasolio, peschereccio mazarese dissequestrato ma gli accertamenti continuano.

Potrebbe risalire ad un fatto avvenuto alcuni giorni fa la notizia che si legge nelle ultime ore su Livesicilia relativa ad un sequestro di25 tonnellate di gasolio ai danni di un motopesca mazarese appena rientrato nel porto di Mazara del Vallo e che ha portato alla denuncia di contrabbando per l’armatore.

Al fine di conoscere se vi fosse stata qualche altra operazione del genere questa mattina abbiamo contattato la Sezione Aeronavale della Guardia Finanza di Mazara del Vallo che ci ha informati che nelle ultime ore non vi è stata nessuna operazione.

Lo scorso 2 dicembre era arrivato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza una nota attraverso la quale si informava che “al termine di articolate indagini di polizia giudiziaria del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, i Finanzieri delle Sezioni Operative Navali di Mazara del Vallo e di Porto Empedocle, in due distinti interventi hanno brillantemente concluso un servizio diretto a contrastare il fenomeno emergente del contrabbando di prodotti petroliferi via mare dal Nord Africa.

La vicenda sarebbe ancora coperta da segreto istruttorio. L’operazione –così si leggeva nella nota- ha consentito di smascherare un sofisticato sistema di occultamento del combustibile introdotto in frode nel territorio nazionale a bordo dei pescherecci oggetto del controllo. L’attività della Guardia di Finanza si inserisce nel più ampio quadro dell’azione rivolta a tutelare il leale e trasparente confronto competitivo tra le imprese, fortemente penalizzate dal fenomeno del contrabbando che altera le normali leggi della concorrenza e del mercato incidendo sulla dinamica dei prezzi”.

Il lavoro delle Fiamme Gialle si era concluso con il sequestro di circa settanta tonnellate di gasolio di contrabbando, di due pescherecci di altura e con la denuncia alla competente Autorità Giudiziaria dei responsabili.

Uno dei pescherecci sequestrati iscritto al Comparto Marittimo di Mazara del Vallo dopo qualche giorno era stato dissequestrato temporaneamente in attesa della chiusura delle indagini. Il rifornimento di gasolio sarebbe probabilmente avvenuto con un trasbordo al largo, in acque internazionali, con natanti di Paesi Nordafricani. Il carico sospetto sarebbe stato scoperto dalla Guardia di Finanza con il controllo dei registri di carico rispetto alle quantità di gasolio trasportate considerando i molti giorni della durata della battuta di pesca. Non è la prima volta che pescherecci siano coinvolti in tali vicende.

Francesco Mezzapelle

17-12-2015 8,45

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