Ciro Caravà e altri sotto processo per una licenza edilizia contestata. Pm chiede assoluzione

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Gennaio 2016 09:59
Ciro Caravà e altri sotto processo per una licenza edilizia contestata. Pm chiede assoluzione

L’assoluzione è stata invocata dal pubblico ministero Antonella Trainito per i tredici imputati di un processo che ruota attorno a una licenza edilizia contestata. Il principale imputato, per abuso d’ufficio e tentata concussione, è l’ex sindaco di Campobello di Mazara Ciro Caravà. Imputati, abuso d’ufficio, anche alcuni tecnici e funzionari comunali.

E inoltre il proprietario di un terreno e un tecnico privato. Adesso, però, il pm ha chiesto l’assoluzione per tutti. A cambiare le carte in tavola è stata una consulenza tecnica difensiva eseguita dal geometra Antonino Gulotta. Secondo l’iniziale accusa, nel 2008, Caravà e alcuni funzionari, rilasciando una concessione edilizia avrebbero consentito a Salvatore Cappellino di realizzare opere in parte su un terreno non di sua proprietà, ma di Maria Laura Stella e Gaspare Passanante. Furono questi ultimi a sporgere denuncia.

Gaspare Passanante, essendo consigliere comunale, donò la sua parte di terreno a un nipote. Ai giudici, il geometra Gulotta ha spiegato che, dopo avere misurato il terreno dei Passanante, ha accertato che l’estensione risulta uguale a quella dell’atto. Ai Passanante, dunque, non è stato rubato terreno.

Il consulente difensivo ha, inoltre, affermato che gli accertamenti effettuati dal consulente dell’accusa sarebbero stati eseguiti su una aerofotogrammetria “ribaltata”. Oltre a Caravà e Cappellino, sono imputati anche Andrea Moceri, progettista, Francesco Giuseppe Gentile, dirigente dell’Utc, Ignazio Graziani, tecnico che subentrò a Gentile, Giorgio Gurrieri, rup e componente della commissione edilizia insieme con Agostino Montalbano, Pietro Antonio Greco, Stefano Tramonte, Gioacchino Drago, Natalino Agostino Agola, Agostino Gentile e Vincenzo Cuttone.

A Caravà viene contestato anche un tentativo di concussione perché, nel 2009, sempre secondo l’iniziale accusa, avrebbe chiesto a Maria Laura Stella Passanante di ritirare la querela sporta nei suoi confrontia. Anche per questo reato il pm ha chiesto l’assoluzione.

A.P.

19/01/2015

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