Cinghiali nel territorio, D’Angelo (WWF Mazara). “Non allarmismo. Il problema però esiste e ci siamo attivati”. Cosa fanno altri organi di competenza?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Maggio 2018 08:53
Cinghiali nel territorio, D’Angelo (WWF Mazara). “Non allarmismo. Il problema però esiste e ci siamo attivati”. Cosa fanno altri organi di competenza?

A fare eco all’allarme sulla presenza di cinghiali nei dintorni boschivi di Mazara del Vallo, lanciato attraverso la nostra testata dal presidente del Comitato Boccarena Antonino Burgio, è la dott.ssa Stefania D'Angelo del WWF, direttore della Riserva Naturale Integrale Lago Preola e Gorghi Tondi. La responsabile, è ben conscia del problema che già da qualche anno a questa parte la comunità mazarese, ed in particolare quella che vive nelle zone rurali, è costretta a far fronte, ma al contempo sottolinea come il WWF si sia già attivato per risolverlo: «Il problema dei cinghiali a Mazara, non è solo del WWF -dichiara D’Angelo- I cinghiali sono in tutta la Sicilia e in tutta Italia.

A Mazara, oltre alle zone adiacenti la riserva naturale dei Gorghi Tondi, sono presenti anche dalle parti di Miragliano, Quarara, presso il fiume Arena e in altre zone caratterizzate da vegetazioni boschive. L’ente gestore – aggiunge la responsabile WWF - è l’unico che si è attivato immediatamente per adottare tutte quelle misure possibili in una riserva naturale, al cui interno non si può sparare ai cinghiali con i fucili ma si devono attraversare tutta una serie di step. Il primo, quello del censimento, lo abbiamo già superato.

Ora, stiamo aspettando le ulteriori autorizzazioni per le catture e gli abbattimenti, così come prevede la normativa. Occorrerebbe, a mio avviso, sollecitare tutte le autorità cittadine, dall’Amministrazione Comunale, alla Protezione Civile e ai Vigili Urbani, autorità che ho già in precedenza invitato ad un tavolo tecnico in Regione per fare la loro parte. Non vorrei - chiude D’Angelo - che si verifichi qualche incidente. Io personalmente mi sono attivata e sono a più di metà del percorso, se togliamo i cinghiali all’interno della riserva soltanto noi, non risolviamo niente, spenderemmo soltanto soldi inutilmente”. Già lo scorso anno infatti, sempre attraverso un censimento della stessa riserva naturale, è stata confermata la presenza di 13 esemplari i quali ad oggi appaiono in aumento, probabilmente raddoppiati.

Inoltre, è dello scorso 9 settembre un comunicato stampa dell’Associazione Italiana Wilderness (AIW), il quale richiamava l’attenzione su un articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia dove veniva denunciata la pericolosa mobilità di queste specie animali, sottolineando come nel territorio mazarese la loro presenza era stata riscontrata anche nelle zone di Roccazzo, Montagna della Meta, Fiumara oltre che ovviamente nella riserva del Lago Preola e Gorghi Tondi, ed alcuni anche in prossimità dei cassonetti sulla provinciale Mazara/Granitola, poco distante dalla riserva.

Così come veniva posta l’attenzione su degli spiacevoli episodi di cronaca con protagonisti in negativo i cinghiali, che in alcune località siciliane avevano messo a repentaglio la vita di persone, altri animali ed la vegetazione, sollecitando anche le autorità competenti ad intervenire fra cui l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sollecitata a chiedere l’abrogazione della norma legislativa che vieta l’uso di armi da fuoco per abbattere i cinghiali all’interno delle riserve e dei parchi  naturali, la quale mette in difficoltà operative agli enti gestori che vogliono intervenire efficacemente per la risoluzione del problema.

Insomma, dopo l’ennesima conferma del monitoraggio del problema da parte del WWF, quale saranno le posizioni delle varie autorità competenti per venire incontro al lavoro portato avanti già dalle parti della riserva naturale?  Ci saranno degli interventi anche da parte dell’Amministrazione comunale prima che sia troppo tardi, onde evitare che avvengano episodi spiacevoli come quanto accaduto a Castellana Sicula o a Cefalù dove ci è scappato addirittura il morto? Occorrerebbe che, chi di competenza, intervenga tempestivamente poiché il moltiplicarsi di queste specie, ormai visibilmente radicate sul territorio, insieme ad ulteriori ritardi o sottovalutazione dei pericoli, rischiano di rendere la situazione davvero insostenibile.

Nel frattempo si raccomandano alcune semplici precauzioni per i cittadini nel caso di incontri ravvicinati con cinghiali. Intanto, una volta avvistato nelle vicinanze allontanarsi senza correre (i cinghiali sono veloci) e girare alla larga. Non avvicinarsi troppo ai piccoli esemplari in quanto nelle vicinanze vi sarà sicuramente la madre che potrebbe puntare la persona. Se si passeggia con un cane e si avvista un cinghiale tenerlo ben al guinzaglio e allontanarsi; i cani sono percepiti come un pericolo per i cinghiali in quanto associati ai lupi.

Tommaso Ardagna

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