Castelvetrano, Guardia Costiera sequestra area utilizzata a deposito incontrollato di rifiuti

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Giugno 2017 10:20
Castelvetrano, Guardia Costiera sequestra area utilizzata a deposito incontrollato di rifiuti

Nell’ambito dei consueti controlli svolti dalla Capitaneria di porto di Mazara del Vallo finalizzati a prevenire e contrastare ogni tipo di illecito di natura ambientale e demaniale, nei giorni scorsi i militari della locale Guardia Costiera hanno posto sotto sequestro un’area demaniale di circa 50 mq, individuata nei pressi di un noto stabilimento balneare sito in località Triscina del Comune di Castelvetrano, utilizzata per il deposito incontrollato di rifiuti abbandonati sull’arenile.

Il sequestro è risultato necessario in quanto sussisteva il pericolo che la libera disponibilità dell’area potesse aggravare o protrarre le conseguenze ovvero agevolare la commissione di altri reati anche in considerazione del fatto che i rifiuti rinvenuti nel deposito, sebbene realizzato esternamente alla struttura, erano chiaramente riconducibili all’attività del lido (cartoni di vino della stessa marca in vendita, bidoni di pittura dello stesso colore dei locali, sedie, espositori, materiale vario analogo a quello in uso nello stabilimento, ecc.).

Il titolare dello stabilimento balneare (S.M. di anni 39 anni e residente a Castelvetrano) che con la propria azione incontrollata ha depositato i propri rifiuti nell’area in questione è stato deferito alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala.

Lo stesso, assumendosi la piena responsabilità dell’illecita condotta posta in essere, ha dichiarato in sede di spontanee dichiarazioni rese alla P.G. operante che si impegnerà per la bonifica dell’area ed il successivo ripristino dello stato dei luoghi.

A seguito della denuncia, il Giudice delle Indagini Preliminari ha convalidato, su proposta del Pubblico Ministero, il sequestro dell’area per il reato di cui all’art. 256 del D.Lgs n. 152/2006 per “deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi sul suolo”, che in caso di condanna finale prevede “la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro ”

Comunicato stampa12/6/2017{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza