Cassazione conferma libertà per i cinque arrestati per l’omicidio Srat

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Settembre 2015 07:55
Cassazione conferma libertà per i cinque arrestati per l’omicidio Srat

Rimangono in libertà le cinque persone arrestate dai carabinieri lo scorso 13 gennaio per l’omicidio dello spacciatore tunisino Riadh Srat, ucciso a pistolettate a Capo Feto la notte del 10 giugno 2010.

La Corte di Cassazione ha, infatti, rigettato il ricorso della Procura di Marsala contro il provvedimento del Tribunale del Riesame che in febbraio, su richiesta della difesa, rimise in libertà gli arrestati.

E cioè marsalesi Vincenzo Galia, di 51 anni, Giovan Vito Romeo, di 31, Gisella Angileri, di 29, il mazarese Giovan Battista Mangiaracina, di 36, e il tunisino Ibnmahjoub Arafet, di 33. I cinque, secondo l’accusa, avrebbero agito divisi in due gruppi di fuoco (i marsalesi, da un lato, gli altri due, dall’altro), arrivati sul posto per discutere con Srat di affari relativi allo spaccio di stupefacenti.

Agli arresti si arrivò a seguito delle dichiarazioni di una donna (tale Bonasoro) che ha raccontato di essere arrivata sul luogo in cui fu commesso l’omicidio insieme alla vittima e che si è salvata nascondendosi tra gli arbusti.

“Non poteva essere ritenuta credibile – dice, però, l’avvocato Diego Tranchida - una teste che ha cambiato versione ben nove volte”. Nel corso delle indagini sull’omicidio Srat, i carabinieri hanno detto di avere acquisito preziose notizie sul mondo dello spaccio a Mazara, arrestando in flagranza di reato altre 15 persone e sequestrando oltre 600 grammi di eroina e 400 di hashish.

P.A.

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