Caro gasolio: Federpesca Mazara: dall’1 agosto pescherecci fermi per un mese

Il responsabile locale Santino Adamo annuncia l’arresto delle attività di pesca anche per smaltire scorte di pesce

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Luglio 2022 14:00
Caro gasolio: Federpesca Mazara: dall’1 agosto pescherecci fermi per un mese

A partire dal 1 agosto gran parte dei pescherecci di Mazara del Vallo si fermeranno in segno di protesta contro il caro gasolio e permettere il consumo delle scorte di pesce. Questa la decisione emersa nell’assemblea degli armatori mazaresi associati a Federpesca l’associazione datoriale del settore affiliata a Confindustria. “E’ certamente una decisione sofferta, che comporta dei rischi, ma ad oggi è inevitabile”-sottolinea Santino Adamo, presidente della sezione mazarese di Federpesca, alla quale associati gli armatori di circa una quarantina di pescherecci sui settanta complessi della flotta peschereccia d’altura.

La crisi energetica, acuita dalla guerra in Ucraina – dice Adamo- sta mettendo in ginocchio un settore quale quello della pesca che da alcuni anni lamenta già il progressivo aumento del costo del carburante.Il gasolio continua ad aumentare –aggiunge - e il settore è ancora in attesa di aiuti reali da parte del Governo nazionale e regionale; ci dicono che per gli aiuti serve avere a posto il durc ma se molte imprese hanno contratto già debiti per sopravvivere come faranno a ricevere gli aiuti per onorarli?”.

A Mazara del Vallo la problematica caro gasolio è molto sentita in quanto la tipologia di pesca industriale a gambero rosso, con lunghe bordate di pesca dal mediterraneo occidentale a quello orientale, ha fortissimi impatti su un comparto che ha subito la restrizione degli areali di pesca e che versa in una crisi da circa una quindicina di anni che ha provocato la notevole riduzione della flotta di pesca mediterranea ad oggi composta da una settantina di natanti. A marzo 2021 il gasolio costava 0,41 centesimi di euro per litro, a febbraio di quest’anno, prima del conflitto in Ucraina, il prezzo si aggirava sui 0,60, negli ultimi tre mesi è quasi raddoppiato: negli ultimi giorni però il prezzo ha varcato la soglia limite di un euro per litro, fino ad 1,10 al litro; oggi un pieno per un peschereccio che dovrà stare via un mese costa circa 70mila euro.

Con il prezzo attuale è ancor più accentuata la concorrenza delle marinerie nordafricane le cui barche pescano negli stessi areali dei pescherecci mazaresi, quindi lo stesso prodotto e pertanto sono molto più favorite sul mercato considerato che, ad esempio in Tunisia, il gasolio si paga sotto i 0,30 centesimi. Gli armatori mazaresi da mesi chiedono misure calmieranti, un prezzo fisso del gasolio che li metta al riparo dalle improvvise oscillazioni. “Dal 1 al 10 agosto i pescherecci degli armatori associati a Federpesca, ma auspichiamo anche quelli aderenti ad altre organizzazioni, si fermeranno in segno di protesta” -annuncia Santino Adamo che però avverte un rischio: “non vorrei che noi ci fermiamo per sostenere i commercianti, per aiutarli a vendere il pesce immagazzinato nei congelatori, e magari qualcuno di loro, nel frattempo, importa altro pesce dall’estero alimentando manovre speculative sui prezzi”.

Francesco Mezzapelle 

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