“Caro Babbo Natale i mazaresi chiedono un porto…”

Redazione Prima Pagina Mazara
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16 Dicembre 2016 13:53
“Caro Babbo Natale i mazaresi chiedono un porto…”

“A breve inizieranno i lavori di escavazione del porto canale”, quante volte abbiamo sentito questa frase magari alla fine di qualche comizio elettorale? La pulizia del porto di Mazara del Vallo è un argomento che è stato e che sarà il cavallo di battaglia di parecchie campagne elettorali!

 

Questa frase la sento pronunciare da almeno trent’anni, tant’è vero che diverse volte mi sono interrogato sul concetto di “breve” e ho trovato la giustificazione nella “teoria della relatività del tempo”. Ma questa teoria si sposa male con le esigenze di una città basata su un’economia che gira intorno al porto. In qualità di responsabile del Movimento Difesa del Cittadino mi sento in obbligo di spendere due parole in merito all’argomento. Basti pensare ai gravi danni economici di cui risentono i pescatori, i cantieri navali, le officine meccaniche, l’industria di conservazione del pesce, lo sviluppo turistico della città e non da ultimo il diporto.

Ricapitolando la vicenda: Nel 2010 l’opera di escavazione veniva inserita nel piano di ripartizione Stato-Regione. In quell’anno l’allora ministro Prestigiacomo prometteva un finanziamento di 7,5 milioni di euro. Successivamente nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro ne venivano stanziati solamente due.In data 25/09/2012 il Commissario delegato per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico della Sicilia, dr. Maurizio Croce, conferiva incarico formale al Provveditorato delle Opere Pubbliche ‘Sicilia-Calabria’ per l’elaborazione del progetto tecnico esecutivo e le successive procedure di gara”.Dal 2012 ad oggi sono stati espletati un numero spropositato di convegni, riunioni, sfilate e caminetti!

L’ultimo presso il Distretto della Pesca ove in data 26/07/2016 i rappresentanti istituzionali dichiaravano “Entro qualche mese l’escavazione del Porto Canale”. Alla riunione partecipavano l’Assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, On. Antonello Cracolici, il Vice Sindaco della Città di Mazara del Vallo, Dott. Silvano Bonanno, il Commissario Straordinario delegato per l’Attuazione degli Interventi per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, Ing. Calogero Foti, il Comandante della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, Cap. di Fregata Giuseppe Giovetti e i rappresentanti del CNR.

In data 26/11/2016 la Regione Siciliana, attraverso l'Assessorato Territorio ed Ambiente, pur favorevole all'escavazione del porto canale mazarese, negava l'autorizzazione (a fronte di nuovi provvedimenti) a conferire i fanghi prelevati dal porto canale nella cosiddetta "Colmata B". Secondo quanto stabilito all’interno del parere il materiale dragato a seguito di opportune verifiche secondo un piano di monitoraggio da concordare con ARPA e previo necessario trattamento, dovrebbe essere inviato secondo i livelli di inquinanti presenti presso siti di smaltimento autorizzati. E dove si trovavo questi “siti di smaltimento autorizzati”? Per sentito dire “forse” ad Agrigento! Vi immaginate a quanto ammonterebbero i costi di trasporto di circa 400 mila metri cubi di materiale?

Eppure il conferimento dei fanghi all’interno della “Colmata B” aveva ottenuto il parere favorevole del CNR, mi chiedo a cosa siano serviti questi carotaggi. I pescherecci affondati all’interno del porto non rappresentano un “danno ambientale”? La capitaneria di Porto non si accorge che proprio di fronte alla loro sede ci sono due pescherecci ormai dismessi in procinto di affondare? Che fine hanno fatto le boe gialle di segnalazione della “Secca Balata”?

Alla luce delle precedenti considerazioni, nella mia qualità di responsabile del Movimento difesa del cittadino e di vicepresidente del circolo Legambiente, non chiedo l’immediata escavazione del porto perché non sono un sognatore ma auspico un pronto intervento alla risoluzione delle criticità almeno per quanto riguarda i segnali di navigazione, la rimozione dei relitti e le banchine.

Nella denegata ipotesi di accoglimento da parte delle istituzioni, visto che siamo in periodo natalizio confido nell’aiuto di Babbo Natale.

Avv. Fabrizio Misuraca16/12/2016{fshare}

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