Cappuccetto Rosso, attenta al lupo…Quando esci da scuola.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
31 Gennaio 2014 14:56
Cappuccetto Rosso, attenta al lupo…Quando esci da scuola.

Tutti conosciamo la favola di Cappuccetto Rosso e il modo in cui alla fine della storia, insieme alla nonna, la piccola riesce a sfuggire alle grinfie del perfido lupo. Ma lontano dalle favole, sappiamo anche come molto spesso nella realtà basti davvero

poco per rendere la conclusione tutt'altro che un lieto fine. Niente lupi famelici, intendiamoci: parliamo dei simpatici randagi che girano indisturbati per le vie della città di Mazara.

Il fatto avviene alcuni giorni fa nel cortile della centralissima scuola elementare Daniele Ajello. Molti genitori stanno aspettando l'uscita dei bambini delle scuole elementari che avviene alle 13.40. Con loro, ad attendere l'uscita di fratellini e sorelline, ci sono i bambini più piccoli delle classi materne che terminano la giornata scolastica circa mezzora prima e giocano nel cortile del plesso. A un tratto la loro attenzione si concentra su un bel meticcio, un randagio nero, che fa il suo ingresso trionfale nell'ampio cortile della scuola (vedi foto 1).Il cane fiuta e demarca il territorio, facendo pipì in più angoli del perimetro.

I bambini, divertiti, rincorrono l'animale per giocarci ed accarezzarlo (i bimbi a loro volta sono rincorsi dai genitori che cercano di dissuaderli!). Il cane in tutta tranquillità completa il giro e si dirige verso l'uscita, sparendo indisturbato con la stessa discrezione con cui è entrato. Fine della storia: il tutto dura un paio di minuti, l'amico a quattro zampe continua ad essere tale e per fortuna quello di oggi è stato un lieto fine: nessuno è stato morso. E se fosse finita diversamente?

Fin qui il fatto che lascia non poche domande e tanto amaro in bocca. Il bel randagio meticcio è uno dei tanti cani tranquilli che i cittadini mazaresi hanno imparato a conoscere e ad accarezzare (e che fanno ormai parte della popolazione urbana), ma a poco più di due mesi dall'apertura del nuovo rifugio sanitario per cani a opera del Comune di Mazara del Vallo, ci sembra che sia cambiato davvero poco: gli amici randagi continuino ad essere presenti per le vie del centro storico e della centralissima Piazza della Repubblica.

(N.B. avevamo già segnalato il problema dei cani randagi all'ingresso del plesso D. Ajello già prima dell'apertura del centro). La struttura comunale è già operativa e sta operando correttamente? Quali sono ad oggi i risultati? A chi compete mettere in sicurezza questi animali abbandonati ed evitare che questi possano diventare un pericolo per i bambini?L'altra domanda porta a chiederci come un cane randagio possa entrare indisturbato del cortile di una prestigiosissima scuola del centro e far pipì tranquillamente tra le erbacce, proprio negli spazi in cui i bambini vanno poi a giocare.

Il fatto evidenzia un serio problema di vigilanza dell'atrio del Daniele Ajello in questa fatidica mezzora in cui le famiglie attendono l'uscita delle scuole elementari. Seppure pieno di genitori e adulti, il cortile è infatti territorio di nessuno: nessuna unità di personale scolastico viene preposta per sorvegliare l'area. Il pessimo stato in cui versano i giochi per bambini nel parco giochi all'interno del cortile, è segno di questa incuria.

Sempre nella stessa mezzora di attesa, infatti, molto spesso i giochi vengono utilizzati in maniera impropria e danneggiati da ragazzi più grandi che non appartengono all'istituto e che si introducono nell'atrio approfittando della confusione, rischiando inoltre di far male ai bambini più piccoli che attendono l'uscita dei fratelli (vedi foto  2).

Pur sapendo che la messa a disposizione del cortile per l'uscita dei bambini è un servizio in più alle famiglie (l'alternativa sarebbe affollare l'antistante Via Santa Caterina), la nostra non vuol essere per nulla un'accusa nei confronti delle Scuola, né del suo eccellente operato formativo. Alla base c'è sicuramente un problema di giurisdizione, legato al fatto che l'area in questione è anche di proprietà comunale. Ci auguriamo solo che chi di competenza faccia la sua parte, facendo si che un servizio dovuto alle famiglie, quale la fruizione di un'area come quella in questione e la possibilità per i bambini di potere giocare, sia un servizio completo, privo di rischi di randagismo e incuria: la soluzione altrimenti sarà sempre quella, facile, ovvia e triste, di transennare le aree e impedire l'accesso per evitare semplicemente che qualcuno si faccia male.

Ciccio Agusta

31-01-2014 16,00

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