Capitaneria di porto, svolta l’esercitazione complessa “SeaSubSarex 2021”

Simulata la collisione di una nave mercantile con un peschereccio nelle acque al largo del porto di Mazara del Vallo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Giugno 2021 22:30
Capitaneria di porto, svolta l’esercitazione complessa “SeaSubSarex 2021”

Si è svolta nella mattinata odierna l’esercitazione complessa “SeaSubSarex 2021” che, sotto il coordinamento del 12° Maritime Rescue Sub Center della Direzione Marittima della Sicilia occidentale, ha visto l’imponente partecipazione di uomini e mezzi della Guardia Costiera di Mazara del Vallo, di Marsala e della 2ª Sezione Elicotteri di Catania, nonché della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana, del personale medico ed infermieristico del Comitato della Croce Rossa Italiana di Mazara del Vallo, del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, della Polizia Municipale e della Protezione Civile del Comune di Mazara del Vallo, ed inoltre delle associazioni “KiteSurf Mazara” di Mazara del Vallo e “ASD Reef Puzziteddu” di Campobello di Mazara, i cui associati, insieme al sommozzatore in servizio locale del porto di Mazara del Vallo, hanno impersonato i naufraghi da soccorrere.

L’allarme simulato è giunto alle ore 09.30, quando un velivolo ultraleggero decollato dall’aviosuperficie “Bovarella” di Salemi ha contattato via radio la Sala Operativa della Guardia Costiera di Mazara del Vallo, comunicando di aver avvistato una nave mercantile ed un motopeschereccio in corso di affondamento a causa di una collisione, e la presenza di oltre 30 naufraghi in mare. Assunto il coordinamento iniziale delle operazioni, la Sala Operativa della Guardia Costiera di Mazara del Vallo ha disposto l’immediata uscita della motovedetta CP 850 SAR che, giunta in aera, ha confermato la presenza in mare di numerosi naufraghi, iniziando le operazioni di recupero.

Lo scenario simulato è quello di una c.d. “Mass Rescue Operation”, ossia di un evento che richiede il salvataggio di un elevato numero di persone. Per questo il coordinamento delle operazioni è stato in seguito assunto dal 12° Maritime Rescue Sub Center della Direzione Marittima di Palermo che, non appena informato, ha immediatamente disposto l’intervento della Motovedetta CP 2092 della Guardia Costiera di Mazara del Vallo, del Pattugliatore G212 “Piccirella” della Sezione Navale della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo.

A concorrere alla cornice di sicurezza dei figuranti in mare, hanno provveduto la Motovedetta CP 2114 di stanza a Marsala ed il Battello Pneumatico GC B101 di Mazara del vallo. Presso la Banchina “Ruggero Secondo” è stato allestito un Posto Medico Avanzato in cui i medici e gli infermieri della Croce Rossa hanno iniziato a prestare le prime cure mediche ai naufraghi che cominciavano a giungere in porto a bordo dei mezzi di soccorso. Lo scenario ha previsto che uno dei membri dell’equipaggio del peschereccio risultasse disperso e ciò ha reso necessario la pianificazione di una ricerca in mare.

Si tratta di una fase molto delicata, in cui tutte le variabili date dal vento, dalle correnti, dalla visibilità in area e dalle caratteristiche dei mezzi di soccorso devono essere messe a sistema al fine di individuare l’area di ricerca in cui è massima la probabilità di individuare e soccorrere il disperso. La Sala Operativa del 12° MRSC di Palermo ha assegnato a ciascuno dei mezzi navali di soccorso una porzione dell’area di ricerca, ed ha richiesto l’intervento di un elicottero della 2ª Sezione Elicotteri della Guardia Costiera di Catania.

Il velivolo, un AW 139 della Classe “Nemo”, è giunto in area operazioni alle ore 12.08, un’ora dopo il decollo dalla base aerea di Catania, ed ha immediatamente iniziato le ricerche del disperso, impersonato da un aerosoccorritore della Guardia Costiera. Alle ore 12.30 l’elicottero ha individuato e recuperato il disperso concludendo le ricerche rese più complicate dalla foschia che realmente ha avvolto l’area per tutta la durata dell’esercitazione. Il “Nemo” ha eseguito un perfetto atterraggio alla radice del Molo “Vespri Siciliani” e, dopo aver affidato il naufrago ai medici della Croce Rossa, è decollato per fare rientro alla base, eseguendo un passaggio radente in segno di saluto ai colleghi soccorritori.

L’esercitazione è stata molto impegnativa ed è servita a testare la capacità operativa ed i tempi di risposta della Guardia Costiera e di tutte le forze che con essa concorrono in caso di emergenza in mare. Oltre all’addestramento del personale, sono state verificate l’efficienza dei mezzi di soccorso e l’affidabilità delle comunicazioni radio e telefoniche, aspetti di vitale importanza per un efficace coordinamento delle missioni di ricerca e soccorso.

Scenari complessi e realistici come quello dell’odierna esercitazione, consentono di stressare la capacità di risposta della macchina del soccorso nel suo complesso, mettendo effettivamente alla prova gli uomini e le donne della Guardia Costiera e delle amministrazioni ed organizzazioni cooperanti. Tutte le risorse impiegate nelle attività di ricerca e soccorso hanno messo in atto con estrema accuratezza gli schemi di ricerca assegnati dal 12° MRSC secondo le procedure stabilite dal manuale internazionale di ricerca e soccorso (IAMSAR) dell’Organizzazione Internazionale Marittima delle Nazioni Unite (IMO - International Maritime Organization), mentre le risorse a terra hanno operato in piena sinergia per la gestione dei naufraghi e per assicurare la cornice di sicurezza indispensabile in tali eventi, contribuendo tutti alla piena riuscita dell’esercitazione.

Comunicato stampa 

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