Belice Ambiente, prima “il Comune non può pagare” e poi paga con l’intervento del Commissario Alfano?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Novembre 2015 12:23
Belice Ambiente, prima “il Comune non può pagare” e poi paga con l’intervento del Commissario Alfano?

In merito alla protesta dei dipendenti mazaresi della Belice Ambiente e alla emergenza-igienico sanitaria a causa della mancata raccolta rifiuti in Città sembra che passata la tempesta stia ritornando un po’ di normalità. Purtroppo spesso la normalità non induce, come invece dovrebbe, alla riflessione su questioni che quotidianamente trovano il loro riscontro nella realtà.

Bisogna arrivare all’esasperazione per potere trovare una soluzione, seppur tampone, al disagio di padri di famiglia che non riescono da mesi a dare sostentamento ai propri figli? Chi dovrebbe ha fatto tutto in questi mesi per potere trovare una soluzione al problema relativo alla mancata erogazione degli stipendi a più di una cinquantina di lavoratori che spesso sono stati utilizzati come “strumento” di scambio, o di ricatto, per far valere delle proprie posizioni?.

Martedì scorso Mazara del Vallo si è svegliata con le grida di disperazione degli stessi operai della Belice Ambiente che hanno bloccato alcune strade del centro città con sacchi di immondizia (vedi foto n.1); la situazione è stata tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine. Non sono mancati cittadini che hanno loro inveito per la creazione di un disagio alla circolazione, quanti però empaticamente hanno provato la situazione di trovarsi in una condizione di totale indigenza con promesse da una parte e dall’altra senza nessuna soluzione dopo mesi? Molti di questi hanno le case pignorate, hanno contratto prestiti da familiari ed amici, e forse caduti anche nelle mani di strozzini, bene che vada hanno trovato aiuto attraverso la pensione dei loro anziani familiari che non potrebbero certamente far mancare pane, latte e generi di prima necessità ai loro nipoti e figli.

Dall’Amministrazione mazarese era pervenuta, sempre il 10 novembre, una nota, quasi come a mettere le mani avanti, nella quale si sottolineava che nella vicenda “il Comune risulta parte lesa” e si accusava una sorta di “strumentalizzazione di alcuni soggetti che manovrano la disperazione degli operai, stante che non possiamo credere che questi soggetti non siano a conoscenza delle norme che disciplinano tutta la materia in questione”. Tale attacco era rivolto all’attuale Commissario straordinario della Belice Ambiente, Sonia Alfano? D’altronde ben nota la guerra, circa la gestione della stessa Ato Tp2, da un anno a questa parte fra l’Amministrazione mazarese e la Alfano che numerose volte ha chiesto al comune di Mazara di pagare le spettanze per il servizio di raccolta rifiuti in moda da pagare gli operai. (in foto n.2 Sonia Alfano e Nicola Cristaldi)

Ed anche con la nota del giorno dopo, cioè ieri 11 novembre, il Comune ha nuovamente ribadito che “se il Comune dovesse procedere al pagamento del debito nei confronti dell’Ato Belice commetterebbe reato che prevede sanzioni anche penali”. Così l’Amministrazione Cristaldi ha spiegato: “Il Comune di Mazara del Vallo alla data del 31 Ottobre 2015 è debitore nei confronti dell’Ato Belice Ambiente di 3 milioni e 700 mila euro circa, dalla quale cifra va decurtata la somma relativa ai lavori effettuati direttamente dal Comune, in forza dei ‘191’ adottati, per supplire ai disservizi della stessa Belice Ambiente nonché le somme relative ai servizi che l’Ato Belice avrebbe dovuto fare ma non ha fatto.

La cifra complessiva da decurtare per i ‘191’ e per i servizi non resi ammonta a 1.022.286,20 euro che decurtati dal debito totale porta a quantificare in circa 2 milioni e 700 mila euro il debito reale nei confronti dell’Ato Belice. Tale somma non può essere versata dal Comune all’Ato in quanto 2.827.501,22 euro sono le somme che risultano pignorate dall’autorità giudiziaria dietro richiesta di creditori della stessa Ato Belice”. Infine ancora una volta è stato ribadito: “Resta il fatto che l’Ato Belice va immediatamente chiusa, il personale va trasferito alla S.R.R.

in modo tale da chiudere questa miserabile vicenda”.

Ieri la protesta degli operai si era spostata in via Carmine, cioè proprio davanti al Comune, nel frattempo una delegazione di operai aveva incontrato nella mattina il Commissario Alfano per discutere del pagamento delle mensilità arretrate, quattro. La Alfano ha chiesto, ed ottenuto, un incontro con il dirigente del 3°settore del Comune di Mazara, l’ing. Stefano Bonaiuto.

L’incontro fra tecnici della Belice Ambiente e del comune di Mazara è avvenuto nel pomeriggio di ieri nella sede comunale, in via Carmine appunto. Alle 18.30 circa, dopo quattro ore, è arrivata la fumata bianca con un “accordo tecnico” che prevede, il versamento alla Belice Ambiente di 900 mila euro, di cui 500 mila euro immediatamente e 400 mila euro ai primi di dicembre; così con queste somme nelle casse della Belice Ambiente sarebbe possibile saldare le mensilità degli stipendi luglio ed agosto (dall'Amministrazione Cristaldi questa mattina nessuna nota in merito a tale accordo, speriamo nelle prossime ore).

La stessa Sonia Alfano ha comunicato, scendendo in strada, l’accordo raggiunto agli operai ed ha invitato loro a riprendere la raccolta dei rifiuti in Città. Gli operai hanno così sospeso lo stato di agitazione; in serata già alcuni mezzi cominciavano a rimuovere la spazzatura che grazie al decreto dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità (con cui si autorizzano gli 11 comuni dell’Ato Tp2) sarà conferita nella discarica Borranea di Trapani vista la chiusura nei giorni scorsi della discarica di Campobello di Mazara sita in contrada Campana-Misiddi.

Ovviamente alla fine di quest’altro capitolo di questa triste vicenda ci poniamo degli interrogativi (e dubbi): ma se il Comune di Mazara del Vallo può adesso, soltanto dopo l’incontro voluto dalla Alfano, versare questi primi 900 mila euro perché l’Amministrazione comunale ha dichiarato fino a qualche ora prima l’impossibilità di versare somme alla stessa Belice Ambiente perché altrimenti avrebbe commesso reato? Se questa soluzione fosse stata adottata prima la Città non sarebbe stata costretta a vivere due giorni di “passione”. Oppure ci siamo persi qualcosa? Appuntamento alla prossima puntata della telenovela “Alfano e Cristaldi e l’affare monnezza”.

Francesco Mezzapelle

12-11-2015 13,15

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