Avvisi TARI e IMU 2016, Randazzo (FdI): “Il Comune annulli in autotutela”

Fratelli d’Italia- Mazara interviene sulla questione degli avvisi di accertamento che stanno creando disagi ai cittadini

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Aprile 2022 09:43
Avvisi TARI e IMU 2016, Randazzo (FdI): “Il Comune annulli in autotutela”

Riceviamo e pubblichiamo una nota pervenuta dalla sezione di Mazara del Vallo di Fratelli d’Italia firmata dal consigliere comunale Giorgio Randazzo in merito alla questione delle numerose incongruenze riportate nei recenti avvisi di accertamento Imu 2016 e delle ingiunzioni di pagamento Tari 2016 arrivate negli ultimi giorni ai cittadini mazaresi. Scrive Randazzo:

Ancora una volta questa amministrazione carica le proprie inefficienze sui cittadini. Questa volta forse c’è pure l'aggravante della malizia. Ben sapendo che i tributi locali decadono e si prescrivono entro il 31 dicembre del quinto anno successivo al periodo d'imposta, questa amministrazione ha atteso oltre i cinque anni inviando gli avvisi di accertamento al limite della prescrizione in alcuni casi e prescritti in molti altri , e se non fosse intervenuta la norma nazionale che ha prorogato la possibilità di emettere gli avvisi di accertamento entro il 31 marzo 2022 questa amministrazione avrebbe già compiuto un enorme danno erariale.

Sul caso specifico dell'IMU 2016 gli uffici finanziari hanno inviato oltre 4500 avvisi (con un costo di oltre 40mila euro) agli utenti mazaresi molti dei quali errati, non dovuti o addirittura con una tassazione prescritta per tutti i cittadini che l’hanno ricevuta o la riceveranno oltre il 31 marzo 2022, in quanto come ribadito dalla Suprema Corte di Cassazione a sezioni unite con la Sentenza n.24822/15 ( e numerose Commissioni Tributarie) in ordine alla prescrizione del tributo locale, si esclude il principio della postalizzazione per la prescrizione.

Ed ecco che entra in gioco la possibile malafede dell’amministrazione tanto da imporre numerosi interrogativi:

-Tutto questo può essere generato da un errore informatico?

- Possono Dirigente e P.O supervisionati da un ex funzionario delle Agenzia delle Entrate non sapere tutto ciò?

- La prescrizione va eccepita con un ricorso alla commissione tributaria e se non lo si fa l’avviso di accertamento rimane in vita. Dopo quanto successo con la TARI nei mesi precedenti, con centinaia forse più, di istanze di rettifica o annullamento ancora non evase, siamo sicuri di poterci fidare di questa gestione finanziaria con una semplice email o PEC per come suggerito dall’Amministrazione comunale?

- Quanti saranno i cittadini informati che procederanno a fare il giusto ricorso per vedersi annullare l’avviso di accertamento prescritto?

- E’ provato che questa amministrazione non rispetta gli impegni. E’ opportuno fidarsi della promessa che annulleranno in autotutela gli avvisi di accertamento in tempo utile per non cristallizzare l'atto con la naturale consequenzialità che domani arriveranno ai cittadini le ingiunzioni di pagamento?

Ancora una volta l'ufficio tributi ha mostrato la propria inefficienza e ci sentiamo di affermare che la responsabilità è tutta della dirigente e della posizione organizzativa, volendo escludere in buona fede la responsabilità politica su atti burocratici ma non si può sottacere sul fatto che questa emissione aumenta di fatto la capacità di spesa del Comune e che ancora una volta la Corte dei Conti potrà riaffermare una prassi che già ha determinato il disavanzo di oltre 30 milioni di euro che dovremmo recuperare nei prossimi 14 anni, salvo dissesto.

Non illudiamoci che con una semplice mail o con la richiesta di appuntamento si possa risolvere tutto, questa amministrazione non ha lo storico per essere credibile in tal senso.

Mazaresi, pretendete l’annullamento contestualmente all’istanza o presentate ricorso che è più semplice di quanto si pensi, dato che questa amministrazione non ha la capacità e la volontà di farsi carico del grande errore annullando in autonomia gli avvisi e magari di spendere una buona volta i soldi pubblici non per qualcosa che i cittadini non devono ma per qualcosa di più serio e dignitoso che meritano, ovvero una lettera di scuse! Forse si spera nell’errore di qualche cittadino per racimolare qualche migliaia di euro in più?

Per una volta ci vogliamo fidare delle parole del Sindaco secondo cui la Dirigente rappresenta la causa dei mali finanziari del Comune e di conseguenza ci aspettiamo la sua immediata rimozione insieme a quella della Posizione Organizzativa, corresponsabile e grande esempio di presunzione e maleducazione nei confronti di molti contribuenti recatisi negli uffici per i “doverosi” chiarimenti”.

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