Ultime della sera: “Ode al Basilico”

Redazione Prima Pagina Mazara

baṡìlico (tosc. bassìlico) s. m. [dal lat. basilĭcum, gr. βασιλικόν propr. «(erba) regia»]. – Erba annua della famiglia labiate (Ocimum basilicum), con fusto eretto, foglie ovali, glabre o quasi, fiori bianchi, all’ascella di brattee caduche. Originario dell’India, è coltivato in tutti i paesi caldi e temperati, soprattutto per le sue foglie, molto odorose, usate come condimento e per salse. - Treccani

La pianta del basilico è originaria delle regioni tropicali dell’Asia, India e dell’Africa.

Il suo nome deriva dal latino medievale basilico, che a sua volta ha origine dal greco basilikon ovvero “pianta regale, maestosa, poiché basileus significa re.

La pianta si diffuse in Medio Oriente e successivamente in Grecia e in Italia attorno al 350 a.C, periodo di Alessandro Magno. Solamente a partire dal sedicesimo secolo la pianta si diffuse in Inghilterra e in America.

Originariamente il basilico non veniva coltivato a scopo alimentare, ma utilizzato come strumento per rituali popolari ed era considerato un simbolo diabolico e di superstizione. Plinio il Vecchio, in Naturalis Historia, attribuiva alla pianta capacità di indurre a stati di squilibrio e pazzia.

Successivamente, la pianta venne poi utilizzata a scopo curativo: in Africa sostenevano che potesse curare dagli scorpioni e, durante il medioevo, veniva utilizzato per preparare l’acqua vulneraria, un intruglio per curare le ferite. Gli Hindu appoggiano una foglia del basilico sul petto del defunto per garantirgli la vita eterna. Alcuni credenti dell’ebraismo sostengono che la pianta dia energie durante i periodi di digiuno.

Appartenente al genere delle lamiacee, infatti, il basilico ha proprietà antinfiammatorie, stimolanti, carminative e diuretiche. Dalla pianta si ricava inoltre l’olio essenziale di basilico che presenta attività antibatterica. Si dice che abbia anche effetto afrodisiaco, che rinfreschi l’alito e che sia ottimo strumento per allontanare gli insetti.

La foglia di basilico è ormai componente essenziale della cucina mediterranea, e viene utilizzata in numerose ricette. A crudo preserva le proprietà, il caratteristico profumo e il delicato sapore.

I semi della pianta si seminano in primavera e, per evitare che la piantina muoia prematuramente, è bene staccare piccoli rametti alla volta, anziché prelevare foglia per foglia: in questo modo, si potrà evitare di indebolire la pianta, che potrà continuare a crescere rigogliosa. Il basilico necessita di numerosa acqua, ma bisogna fare attenzione ai ristagni di acqua nelle radici, che potrebbero causarne il deterioramento.

di Claudia GARDINETTI SALAZAR

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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