Ultime della sera: “Nessuno mi puo’ giudicare”

Redazione Prima Pagina Mazara

Nei giorni scorsi ci siamo imbattuti nella cover di Vanity Fair nella quale Vanessa Incontrada si mostra completamente nuda  e afferma con orgoglio e coraggio: ”Nessuno mi può giudicare. Nemmeno tu." Il messaggio veicolato è quello dell'accettazione di sé e del proprio corpo, anche quando non corrisponde ai canoni tradizionali di bellezza. Il mostrarsi è l'ultimo stadio del percorso di accettazione, frutto del raggiungimento di una sicurezza più forte delle critiche e dei giudizi negativi ricevuti.

L'attrice spagnola infatti, in seguito all'aumento di peso post gravidanza, è stata bersaglio dei tanti leoni da tastiera che hanno sottolineato i chili di troppo, accusandola di trascuratezza per non aver riacquistato una linea perfetta, sfoggiata dalla maggior parte delle donne dello spettacolo. La decisione di Vanessa è quindi una vittoria sulle critiche e sugli attacchi ricevuti negli ultimi anni. È una rivincita a livello psicologico e sociale che invita le donne a credere nella loro bellezza, a prescindere dai chili che si possiedono.

Non sono solo i chili in più a mettere in crisi molte donne, ma anche i chili in meno. Tante ragazze purtroppo perdono la fiducia in se stesse e smettono di amare il proprio corpo in seguito a frasi che le offendono evidenziandone l'eccessiva magrezza. Scegliendo di mettere in copertina il corpo nudo di Vanessa Incontrada, un giornale del calibro di Vanity Fair vuole dire a tutte le donne :"Risorgete dalle critiche! Non fatevi condizionare dai commenti negativi rivolti al vostro aspetto!". Infatti sono proprio le donne ad essere giudicate sull'esteriorità.

Spesso si tratta di donne che ricoprono ruoli di responsabilità e che vengono attaccate per il proprio aspetto fisico. Ultimamente abbiamo anche assistito all'attacco mediatico subito da Armine Harutyunyan, la modella armena di Gucci, offesa per I suoi lineamenti che non corrispondono ad una bellezza convenzionale. E mi viene da pensare alla grande responsabilità che da genitori abbiamo nel trasmettere ai nostri figli il valore della bellezza del cuore e della mente e al compito fondamentale di educare alle molteplici forme di bellezza esistenti nel mondo.

Sulla scia di Gardner che ha elaborato la teoria delle intelligenze multiple dovremmo elaborare e diffondere una teoria delle bellezze multiple e concepire l'idea di una bellezza non omologata, ma unica e speciale. Ognuno di noi possiede la bellezza, e bisogna imparare a riconoscerla nelle varie manifestazioni. Concludo con una frase di Mafalda,a pochi giorni dalla  scomparsa del suo ideatore Quino, "Modestamente sono un capolavoro... Ho tutti i difetti al posto giusto!"   Josepha Billardello