Trapani, aggressione nel centro storico: emesso un Daspo urbano dal Questore

Redazione Prima Pagina Mazara

A seguito di determinazioni disposte in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto Daniela Lupo, sono stati intensificati i controlli dalle Forze di Polizia sul territorio trapanese.

Proseguendo con un’accorta attività di monitoraggio dei fenomeni violenti legati ai luoghi della movida e ai locali pubblici della provincia, il Questore di Trapani, Giuseppe Felice Peritore, ha emesso un provvedimento di Divieto di Accesso ai pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento (Cd. DACUR) nei confronti di un uomo resosi responsabile di un’aggressione nel pieno centro storico trapanese, luogo di particolare interesse storico e turistico e zona della “movida” trapanese, assiduamente frequentato, anche in orario notturno.

Nel dettaglio, venivano segnalati disordini nelle vie del centro per mano di un soggetto resosi autore di un aggressione ai danni di un passante e descritto come indossante un paio di pantaloncini neri, con capelli corti e a torso nudo. Prontamente individuato ed identificato dal personale operante, in evidente stato di ubriachezza ed ancora a torso nudo, l’uomo andava in escandescenza alla vista delle Forze dell’Ordine, profferendo espressioni oltraggiose nei confronti degli operatori e tentando di attingere uno di loro con una testata, scalciando e dimenandosi, al fine di ostacolare l’intervento degli operanti e darsi alla fuga. Tratto in arresto in flagranza di reato, l’uomo proseguiva la condotta aggressiva all’interno dei locali della Questura.

Oltre i risvolti penali del caso, le gravi condotte sono state esaminate dalla Divisione Anticrimine, la cui istruttoria ha consentito l’emissione del provvedimento di DACUR a firma del Questore.

Provvedimento resosi necessario nei suoi confronti, per ragioni di sicurezza, al fine di prevenire ulteriori episodi della stessa indole che possano verificarsi all’interno e nelle immediate vicinanze di esercizi pubblici o locali di pubblico intrattenimento, specificatamente individuati in relazione dei luoghi ove è stato commesso il predetto reato. Difatti, una volta terminata la misura cautelare in atto, il divieto di accesso notificatogli gli impedirà, per un periodo di tre anni, di accedere e di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico intrattenimento situati all’interno dell’area delimitata del centro storico trapanese, pena la reclusione da 1 a 3 anni e la multa da diecimila a ventiquattromila euro.