Tentato sequestro motopesca, D’Alfio: chiediamo sicurezza per i nostri pescatori
“Invieremo una nota alle autorità competenti per chiedere maggiore sicurezza per i nostri pescatori, non è più possibile assistere ad episodi di pirateria. Adesso è arrivato il momento di far sentire forte la nostra voce”. Ad annunciarlo la consigliera comunale Arianna D’Alfio nel corso dell’ultimo Consiglio comunale intervenendo in merito al tentato sequestro, lo scorso 3 febbraio, a circa 82 miglia nord da Tripoli, di tre pescherecci di Mazara del Vallo, “Pegaso Sb”, “Giacomo Gancitano” e “Twenty Three”, e uno iscritto a Pozzallo, il “Vincenzo Ruta”, da parte di una motovedetta militare libica, una di quelle donate dall’Italia per il contrasto dell’immigrazione clandestina; dopo un’ora di intimazioni i militari libici hanno desistito solo grazie all’intervento di un elicottero della nave militare “Lavinia”.
Ecco quanto ha detto la D’Alfio nel corso del suo intervento (vedi foto di copertina): “Voglio portare l’attenzione del Consiglio comunale tutto e della cittadina tutta sul grave episodio di pirateria che si è consumato ancora una volta nel canale di Sicilia e che ha visto costretti nuovamente da un’azione bellica, passatemi il termine, da parte delle motovedette libiche tre nostri pescherecci e un peschereccio della marineria di Pozzallo. Una situazione davvero incresciosa che necessita assolutamente di interventi urgenti anche a livello governativo. E’ ancora fresca nella memoria di tutti noi quello che è accaduto il primo settembre 2020 con il sequestro dell’Antartide e del Medinea, il sequestro di 18 pescatori tenuti nelle carceri libiche per 108 giorni.
Ancora una volta la nostra marineria, le marinerie siciliane già approvate da delle norme internazionali che di fatto limitano la capacità imprenditoriale minano gravemente alla tutela del lavoro dei nostri concittadini che varcano le acque del Mediterraneo. Mi fa specie, e questa ritengo sia una cosa molto grave, che soltanto il 28 gennaio il nostro Presidente del Consiglio unitamente al Ministro degli Esteri e al Ministro degli Interni si sia recato in Libia per concordare e per porre in essere accordi sull’energia, dopo neanche sei giorni le motovedette libiche lanciano l’assalto con motovedette, ribadiamo sempre, regalate dal Governo italiano ai nostri pescatori che pescavano in acque internazionali ben lontane dalle acque millantate di proprietà esclusiva della zona libica.
Questo rappresenta nuovamente un comportamento ostile nei confronti della nostra marineria, nei confronti della nostra città. Adesso è arrivato il momento di far sentire forte la nostra voce. La comunità mazarese vuole relegare soltanto nel peggiore degli incubi quello vissuto due anni e mezzo fa dalla comunità tutta e ci dobbiamo stringere tutti attorno all’armamento mazarese e agli armamenti siciliani già provati, come dicevo, da una politica comunitaria che di fatto limita la capacità imprenditoriale di tutti gli armatori siciliani.
E per questo che come Commissione stileremo presto una nota da inoltrare alle autorità competenti affinché anche a livello di comunità siciliana i Sindaci tutti portino presso il Governo nazionale queste istanze di sicurezza per i pescatori di Mazara del Vallo, non è più possibile assistere a episodi di questo tipo. Dobbiamo adesso essere tutti forti, una comunità solidale che si stringe in forza al proprio armamento per tutelare quella che è la storia e la tradizione della nostra marineria”.
Francesco Mezzapelle