Sicilia, dal 15 ottobre i Comuni gestiranno autorizzazioni per spettacoli e licenze
Si compie un passo atteso da anni nel processo di modernizzazione amministrativa della Sicilia: a partire dal 15 ottobre, diventerà pienamente operativo il decreto legislativo che trasferisce le funzioni di Polizia amministrativa dai livelli centrali direttamente ai Comuni dell'Isola. Il provvedimento, firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e approvato dal Consiglio dei Ministri, stabilisce l'allineamento della Sicilia alla normativa nazionale, dove queste competenze sono già gestite dagli enti locali. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 settembre, il decreto dà attuazione a uno schema proposto dal governo regionale già nel gennaio 2024.
Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato l'importanza del risultato: «Questo decreto legislativo, su cui il mio governo si è a lungo speso dopo anni di attesa, allinea finalmente i Comuni siciliani alla normativa nazionale in materia di concessioni e autorizzazioni proprie delle attività di polizia amministrativa. È un risultato importante nel processo di semplificazione e snellimento delle procedure amministrative e nel miglioramento dei servizi per i cittadini».
Il trasferimento riguarda in particolare le funzioni di Polizia amministrativa previste dagli articoli 68 e 69 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS). Nella pratica, la gestione burocratica delle autorizzazioni, del rilascio di licenze per spettacoli, manifestazioni pubbliche e attività similari, che finora erano di competenza dell'autorità pubblica statale o regionale, passa agli uffici municipali. L'obiettivo è garantire una maggiore efficienza, permettendo agli enti locali di snellire le procedure e avvicinare la gestione delle attività al territorio, a beneficio di cittadini e imprese.
Uno degli aspetti riguarda la sostenibilità del cambiamento: il decreto, composto da cinque articoli, specifica che questo trasferimento di funzioni non determina oneri aggiuntivi a carico dei Comuni o della Regione. Le nuove competenze, infatti, sono assimilate ai procedimenti autorizzativi che il personale comunale già gestisce ordinariamente. Infine, sebbene la gestione diventi comunale, il sistema mantiene le necessarie garanzie di ordine e sicurezza: i Comuni saranno comunque tenuti a comunicare i provvedimenti alle Prefetture competenti per assicurare il dovuto coordinamento in materia di sicurezza pubblica.
Comunicato stampa