Questione Sanità, riflessioni del dott. Alberto Di Girolamo
Sono diverse le questioni che agitano la sanità siciliana, ed in particolare quella trapanese in merito alla quale il dott. Alberto Di Girolamo, cardiologo ed ex sindaco di Marsala, ha espresso delle interessanti riflessioni. Ecco quanto si legge in una sua nota:
"L’ex direttore generale dell’Asp di Trapani dott. Croce, si è dimesso, per lo scandalo del ritardo nella lettura dei referti istologici. Forse il più grave nella storia della sanità italiana. In un paese normale non sarebbe successo, o ci sarebbe stato almeno un terremoto politico con dimissioni a catena. Che non è avvenuto. Nel frattempo la Corte dei Conti continua a chiedere al governo regionale se i posti letto di terapia intensiva e semi intensiva sono stati realizzati come da programma Covid nazionale e se la spesa è congrua.
Oltre a questo chiede una relazione sulle liste d’attesa ma potremmo dire sulla situazione sanitaria nel suo complesso. Anche il TAR regionale oltre a chiedere fatti specifici chiede notizie del piano sanitario regionale, strumento essenziale di programmazione che a detta di tanti governanti doveva essere pronto a fine 2024, di cui ancora non si hanno notizie. E che dire dei “padiglioni Covid” che dovevano essere pronti nel 2021 e tanti non sono ancora terminati? Quello di Marsala che avrebbe dovuto contenere un centinaio di posti letto, con alcuni di terapia intensiva e semintensiva, forse qualche volta finiranno il seminterrato per un nuovo pronto soccorso e i cento posti letto che fine hanno fatto? Il finanziamento dov’è finito? Se “Corte dei conti e Tar” si occupano della sanità siciliana in modo così pressante e si potrebbe dire a 360 gradi, vuol dire che la situazione è molto più grave di quello che si percepisce.
La politica ha sempre condizionato la sanità, ma mai come in questi ultimi anni. I pazienti sono costretti a rivolgersi sempre di più ai privati, per velocizzare l’iter diagnostico e terapeutico, ma tanti non potendo permetterselo rinunciano alle cure. Perché il Nuovo Piano Sanitario regionale, non viene approvato? Verosimilmente per lotte politiche fra le forze di governo a chi deve ottenere un reparto o un primariato in più, senza tener conto delle vere necessità dei cittadini. Perché non vengono fatti i concorsi per primari? Tanti reparti ne sono privi da anni.
Perché non vengono aumentati i posti letto con relativi reparti specialistici? Perché non si creano dei centri di eccellenza anche nelle province non metropolitane, almeno per quanto riguarda le malattie oncologiche e ortopediche che sono quelle che maggiormente costringono i pazienti a migrare negli ospedali delle regioni del centro nord per potersi curare? Perché l’Asp di Palermo dopo mesi continua a restare senza il direttore generale, come se fosse normale? Così come l’Asp di Trapani dopo lo scandalo dei referti istologici.
Non è accettabile una situazione del genere. Chi governa ha il dovere di far funzionare il sistema sanitario, per dare risposte adeguate e veloci, di prendere decisioni nell’interesse “anche” dei cittadini e non di pensare solo alle poltrone da spartirsi".