Piano ospedaliero regionale e sanità locale, interviene il vicesindaco Billardello e parla anche di elezioni regionali
L'altro ieri avevamo pubblicato un articolo in merito alla proposta della nuova bozza del piano della rete ospedaliera regionale per il 2025, redatta dall’Assessorato regionale alla Salute ed attualmente in discussione presso la Commissione. Contestualmente avevamo sottolineato il "silenzio assordante" della politica locale, di qualsiasi colore, governativa e non, circa i contenuti dello stesso Piano per l'Ospedale "A. Ajello" di Mazara del Vallo e la necessità di un incontro pubblico sul tema (magari anche un consiglio comunale aperto).
Dopo poche ore alcuni partiti hanno inviato alla nostra redazione relative note, da noi pubblicate sul tema. Ad intervenire sulla questione poche ore fa è stato anche il vicesindaco di Mazara del Vallo, Vito Billardello, attraverso un video postato sulla sua pagina politica su facebook con titolo "Sanità! Niente proclami e strumentalizzazioni politiche" e con tanto di hashtag finale #regionali2027, ormai da circa un mese vera e propria firma dell'assessore noto sui social per i suoi frequenti selfie.
Si seguito riportiamo pertanto la trascrizione, completa, di quanto ha detto Billardello:
"Quando si tratta di approvare o proporre la nuova rete ospedaliera della provincia di Trapani, in particolare anche quella del nostro territorio, iniziano le lamentele, le proteste, le critiche. Attenzione, queste sono corrette e legittime, perché tutti desideriamo una sanità migliore, una sanità superiore rispetto a quella attuale della nostra città e della nostra provincia. Ciò che mi sorprende è che, nel momento in cui la sanità e soprattutto le decisioni che riguardano la rete ospedaliera vengono prese dal governo centrale o dal governo regionale, questi devono fare i conti non solo con i rapporti e un braccio di ferro tra loro, ma anche con le decisioni interne che coinvolgono le varie province e i nosocomi della Sicilia. Proprio perché le competenze sono attribuite dal governo centrale, è importante, dal mio punto di vista, che invece di lamentarci quando vediamo decisioni che riteniamo non corrette per la sanità locale, si rifletta su questo.
Soprattutto quando si decide chi ci deve rappresentare al Parlamento siciliano o al governo della Regione Sicilia, dove vengono attribuite, per legge, le competenze e le possibilità di fare scelte importanti riguardanti la sanità siciliana e quella territoriale, anche della nostra provincia e della nostra città. Quel momento è fondamentale. Ricordo con molto piacere quando avevamo l’assessore regionale alla sanità, il dottor Massimo Russo. Forse fu il periodo più importante sotto l’aspetto sanitario per il nostro territorio.
Mi riferisco alla provincia di Trapani, anche al nostro ospedale di Mazara del Vallo. Una attenzione massima che riguardava proprio la nostra città, il nostro territorio. Dobbiamo lavorare e riflettere, soprattutto nei momenti importanti, quando si tratta di eleggere i nostri rappresentanti, coloro che hanno l’onestà intellettuale, le capacità, le competenze, l’amore e la passione per la nostra terra. Sono loro in grado di affrontare le decisioni importanti che riguardano la sanità, che sono delegate a chi ha la responsabilità di farlo. Oggi possiamo solo assistere, protestare, organizzare cortei.
Possiamo fare tutti i video del mondo, ma le decisioni sul piano sanitario regionale spettano al governo regionale, che deve fare i conti, come detto, con il quadro che ne consegue dopo aver avuto un duro braccio di ferro con il governo centrale. Voglio ricordare che il nuovo piano di riordino della rete ospedaliera ha comportato un taglio di circa 300 posti letto a livello regionale, a causa di un calo demografico che ha portato gli abitanti dell’isola sotto i 5 milioni. Inoltre, ci troviamo ancora a dover gestire il piano di rientro sanitario, legato ai decenni di malasanità passata. Dobbiamo fare i conti con tutto ciò.
Quanto rimane, poi, deve essere distribuito tra le realtà locali e territoriali. Questa è la realtà. Noi possiamo essere attenti, protestare, urlare parole di sdegno, ma nessuno dovrebbe strumentalizzare politicamente la sanità siciliana, facendo proclami, note o comunicati e dichiarazioni di facciata, magari sui giornali dell’ospedale, proprio per quei partiti che in questo momento sono punto di riferimento importante nel governo regionale e centrale. Perché questa, amici, è la realtà: la forza, la rappresentanza e la capacità di avere rappresentanti che possano tutelare i pochi spazi che rimangono all’interno della sanità siciliana per il nostro territorio.
I proclami e le considerazioni lasciano il tempo che trovano".