Pantelleria, organizzavano viaggi clandestini dalla Tunisia utilizzando natanti di società di noleggio: fermati 4 uomini
I poliziotti del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile della Questura di Trapani, coadiuvati dalla Capitaneria di Porto di Pantelleria, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto 4 soggetti di nazionalità rumena, gravemente indiziati del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini sono state avviate successivamente al rintraccio di 17 migranti clandestini, di cui 8 iracheni e 9 iraniani, avvenuto lo scorso 1 agosto, nell’isola di Pantelleria. Una vicenda dai connotati particolari, per i Paesi di origine dei clandestini, che hanno pagato circa 15.000 dollari a testa per giungere in Italia, e per le modalità di approdo, che hanno fin da subito fatto ritenere che non si trattasse del solito sbarco di migranti. Infatti, i clandestini sono stati sorpresi a girovagare per le strade dell’isola, in pieno giorno, nei pressi di una nota struttura ricettiva, dopo essere stati fatti sbarcare dagli scafisti che, subito dopo, si sono allontanati a bordo dell’imbarcazione utilizzata per la traversata. Quello stesso giorno, la Capitaneria di Porto ha poi rinvenuto e sequestrato un natante lasciato alla deriva, riconducibile ad una società di noleggio dell’isola trapanese, e noleggiato da un cittadino rumeno. Le indagini degli investigatori del Servizio centrale operativo e della Squadra mobile di Trapani, avviate immediatamente dopo, hanno fatto luce sulla dinamica del viaggio clandestino; in particolare, i video ripresi dai migranti durante la traversata hanno confermato che l’imbarcazione sequestrata dalla Capitaneria di Porto fosse proprio quella utilizzata per lo sbarco. Gli ulteriori accertamenti sul rumeno che l’aveva noleggiata hanno consentito di risalire ai presunti complici, anch’essi rumeni, giunti appositamente in Italia per compiere il viaggio clandestino. Il gruppo, il precedente 31 luglio, sarebbe giunto a Palermo a bordo di un volo proveniente dalla Turchia, per poi raggiungere in aliscafo Pantelleria, località dalla quale, l’1 agosto, uno dei quattro rumeni sarebbe partito a bordo del natante sequestrato alla volta della città tunisina di Kelibia. 2 In quella città, in pieno giorno, per non destare sospetti, fingendosi skipper di una imbarcazione per turisti, lo scafista avrebbe accolto a bordo i migranti, per poi fare ritorno a Pantelleria. A poche miglia dalla costa, per un’avaria al motore, il rumeno avrebbe poi chiesto soccorso ai tre sodali rimasti in attesa nell’isola e uno di loro avrebbe provveduto al recupero in mare dei migranti e del connazionale, utilizzando un secondo natante di piccole dimensioni. Ritenendo di averla fatta franca e realizzato lo scopo, i quattro rumeni hanno poi lasciato l’isola di Pantelleria e raggiunto le città di Trapani e di Marsala. Ad attenderli, però, c’era personale della Polizia di Stato che li ha sottoposti a fermo. Insieme ai quattro fermati, sono stati identificati altri due soggetti rumeni, giunti poche ore prima in Italia attraverso il varco di frontiera aerea di Palermo: i due sono stati trovati nella disponibilità di una somma in contante di circa 22 mila euro, sottoposta a sequestro preventivo, e di un sofisticato visore notturno, verosimilmente utile i futuri viaggi clandestini. I 4 soggetti rumeni sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’Ufficio del GIP di Trapani, su richiesta della locale Procura, ha convalidato il fermo e sottoposto i quattro alla custodia cautelare in carcere.
Comunicato stampa