“Ogghiu Patescu Fest”. Il sostegno all’olivocoltura dell’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria
Pantelleria ha una forte vocazione enologica e agroalimentare che punta su alcuni prodotti di eccellenza come passito, vini da pasto, capperi e origano. A questo si aggiunge l’olio ottenuto da olivi striscianti, elemento fondamentale dell’identità culturale e paesaggistica dell’isola. Coltivati con il metodo tradizionale sono espressione di un patrimonio culturale da preservare. Proprio per celebrare questo prodotto di eccellenza, che non può essere considerato un olio come tanti, i prossimi 25 e 26 agosto si terrà il primo festival dedicato all’olio pantesco.
Un’iniziativa di Stefania De Carlis e Luigi Caricato in collaborazione con Olio Officina e con il patrocinio del Comune di Pantelleria e dell’Ente Parco Nazionale dell’isola. L’Ente Parco persegue l’obie6vo prioritario di promuovere e tutelare questa pratica agricola. “Intendiamo con>nuare a preservare e tramandare le tecniche agronomiche come già fatto con la vite ad alberello e l’arte dei muri a secco, contribuendo così a mantenere viva l’identità agricola eroica di Pantelleria” dice Davide Emma, agrotecnico dell’Ente Parco. Di qui l’importanza della formazione perché senza studio, senza contenuti, senza idee non è possibile raggiungere obiettivi a lungo termine.
Anche di questo si parlerà durante il festival: andare a scuola di olivicoltura con la presentazione di alcuni spunti da prendere in considerazione per organizzare un futuro corso professionale per olivocoltori. Parallelamente verrà illustrata l’attività del Parco Nazionale di Pantelleria e dello sportello agricoltura a vantaggio del territorio.
“Per noi dell’Ente Parco Nazionale” continua Davide Emma “l’Ogghiu Pantescu Fest sarà un’ottima occasione per evidenziare il nostro impegno nel tutelare e valorizzare le pratiche agricole tradizionali dell’isola. La nostra azione si concentra su promozione, tutela e trasmissione delle pratiche tradizionali. L’olivicoltura a Pantelleria, tradizionalmente di sussistenza e di integrazione al reddito aziendale, vede attualmente una produzione che soddisfa appena il mercato interno e le richieste dei turistivhe, con alcune realtà più strutturate capaci di imbottigliare olio destinato ai mercati di nicchia extra-isolani”.
“Non sono un tuttologo né un super esperto ma da trent’anni le mie siepi d’ulivo mi danno licenza di presentarmi al frantoio. Dove alla mia modesta quan>tà raccolta dai bambini - poi ragazzini, poi adulti striscianti ed esperti- posso aggiungere olio degli amici. Una cerimonia… sacra per un prodottoo eccellente. E bene fa oggi Pantelleria a esaltarlo per farne buon commercio domani” dice Italo Cucci, commissario straordinario dell’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria.