Nasce a Mazara del Vallo l’orto a km zero ed in affitto
Un orto in affitto a km zero: questa l’innovativa formula nata dalla collaborazione fra due cooperative, la “Trinagri”, una start-up nel settore agro alimentare, e la “Blu Promo” specializzata in comunicazione. Nei terreni della cooperativa Trinagri sono stati realizzati orti biologici a uso e consumo di chi li affitta per una o più stagioni.
La cooperativa si occupa di coltivare gli ortaggi, lavorare la terra con il suo staff di agronomi e agricoltori, mentre gli “ortisti”, in prevalenza famiglie ma anche coppie e single, raccolgono le verdure che poi mangeranno a casa. Il messaggio è questo: “Prenota un orto, noi te lo coltiviamo e tu vieni a raccogliere i tuoi prodotti”.
Ma come è nata l'idea? “L'idea nasce da un'esigenza che abbiamo riscontrato chiacchierando con gli amici che, vivendo in città, non possono avere un orto in casa e non riescono a trovare cibi sicuri, provenienti da una filiera certa” ci racconta il dott. Vincenzo Giacalone, presidente della cooperativa Trinagri. Il progetto quindi nasce dall’obiettivo di promuovere una sana alimentazione. Il nuovo progetto, autofinanziato, è partito da pochissimo ma può già contare su una decine di orti: per il fabbisogno di tre-quattro persone la media calcolata è di 30 metri quadrati ad appezzamento.
Gli orti sono stati affittati da famiglie ma anche da ristoranti, centri di accoglienza per minori, asili con i quali si sta avviando la possibilità di creare un orto didattico con i bambini che verranno a raccogliere i pomodori piuttosto che le zucchine. La particolarità dell'iniziativa infatti, è che “l'ortista” si reca un paio di volte a settimana sul campo a raccogliere la verdura. "Non facciamo consegne - spiega Gaetano Lamia, presidente della cooperativa Blu Promo - non vogliamo diventare un “supermercato”. E' importante il contatto con la natura e anche con le stagioni, perché l'abbiamo un po' perso.
Questo progetto è nato per chi crede nella natura e nella sana alimentazione, però non può avere l'orto per mancanza di spazio, di tempo e anche perché magari non ha il “pollice verde”. L'orto estivo andrà in produzione da aprile ad ottobre e quello invernale da novembre a Marzo.
“La fascia di persone che ha apprezzato il progetto è rappresentata principalmente da professionisti - spiega Giacalone - tra gli “ortisti” ci sono avvocati, medici, imprenditori, ingegneri, veterinari, impiegati etc., molte tipologie di persone che lavorano e non hanno molto tempo. Portare in tavola qualcosa prodotto e raccolto con le proprie mani dà una soddisfazione difficile da descrivere”.
Francesco Mezzapelle
15/03/2018
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