Mazara, una galleria o un terzo ponte sul fiume Mazaro…

Redazione Prima Pagina Mazara

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’Istituto di ricerca “Il Duemila”, presieduto dal già sindaco avv. Nicolò Vella, in merito ad una proposta di realizzare una galleria che attraversi il fiume Mazaro con i fondi del PNRR. Ecco quanto si legge:

Tocca la vita di tutti i cittadini del Trasmazzaro-Tonnarella la galleria sottomarina sul fiume Mazaro, per collegare i lungomari Mazzini e Fata Morgana. Sulla possibile e immediata realizzazione, ci mette il petto,l’istituto di ricerca e sviluppo ‘Il Duemila’ presieduto dall’avv. Vella. La sfida del progetto di tunnel nel fiume ,è operazione di verità. Va affrontata, ad occhi aperti e disincantata chiarezza, dalla classe politica locale di governo e di opposizione, e dall’opinione pubblica.

‘Il Duemila’ ricorda, che negli Anni Ottanta, dopo la seconda bocciatura della Soprintendenza ai Beni Culturali del ponte sulla foce del fiume, fu necessario la programmazione della galleria sottomarina. Progetto ambizioso, redatto su incarico delle Giunta dall’ingegnere Almanza, dirigente dell’Ufficio Tecnico ed approvato dal Consiglio Comunale. L’istituto Il Duemila richiede oggi l'aggiornamento dei prezzi del progetto Almanza. Il Comune di Mazara con muscoli e capacità può e deve ottenere l’inserimento del tunnel sottomarino negli investimenti degli obiettivi strategici indicate per opere pubbliche Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’opera cambia e innova urbanisticamente Mazara del Vallo. Collega il quartiere più ambito della città con il centro storico. Ha valore tecnico urbanistico di giusto e immediato finanziamento nel cuore dei 91 miliardi fra i 400 miliardi del piano PNRR”.

In merito alla necessità di realizzare una via di collegamento fra il lungomare-piazzale GB. Quinci e il quartiere Trasmazaro-Tonnarella attraversando il fiume Mazaro ricordiamo che esiste di progetto di fattibilità tecnica ed economica realizzato nel novembre 2021 da due bravi tecnici comunali, l’ing. Marcello Bua (divenuto qualche giorno fa dirigente del III Settore comunale, e dall’arch. Francesco Pernice, in qualità di responsabile del procedimento dei lavori, per la realizzazione di un ponte mobile strallato sul porto canale tra il lungomare Fata Morgana e il lungomare Giuseppe Mazzini.

L'intenzione del presente progetto –si legge nella relazione generale del progetto - è dunque di risolvere gli attuali problemi di viabilità e fruibilità dei servizi localizzati in prossimità della foce del fiume Mazaro; le soluzioni progettuali sono state, perciò, indirizzate alla realizzazione delle opere necessarie a consentire al flusso viario di non impegnare le vie del centro storico per passare dall'una all'altra sponda del fiume, e ai pedoni di attraversare rapidamente il canale”. La soluzione proposta dai tecnici comunali è quella di un ponte levatoio strallato (in foto il rendering dell’opera progettata) che si legge nello stesso progetto: “rappresenta un’occasione di rivalutazione urbana dell’area e si inserisce nell'ambiente portuale in oggetto.

Le antenne reggi stralli poste ai lati del ponte, richiamano per forma e dimensioni un grosso albero di una barca a vela e si rapporta anche alle altezze delle gru portuali dei cantieri: tutte presenze comuni nel porto. Questo tipo di soluzione strutturale permette un impalcato sottile che lascia una notevole luce sotto il ponte, che viene aperto solo per il passaggio di barche a vela o di grosse dimensioni. Si tratta di un ponte diviso in tre sezioni. Le due sezioni laterali costituite dai sistemi di ponte levatoio strallato.

La sezione centrale da un ponte fisso sorretto da due piloni". Infine nello stesso progetto vengono indicati dettagliatamente i costi dell’opera la cui realizzazione complessiva richiede 8.300.000 euro, dei quali 6.600.000 euro quali somme a base d’asta e 1.700.000 euro somme a disposizione dell’Amministrazione per progettazione esecutiva, vedi collaudo, varie spese tecniche, imprevisti, oneri di conferimento a discarica e iva etc. Pertanto già pronto il progetto di fattibilità tecnica ed economica del terzo ponte sul fiume Mazaro.

La realizzazione di un progetto esecutivo potrebbe portare alla richiesta del finanziamento necessario; i soldi potrebbero arrivare attraverso il piano strategico della Protezione Civile regionale, l’Assessorato regionale delle Infrastrutture, o, perché no, attraverso i fondi del PNRR. Perché il suddetto progetto di fattibilità si è fermato sul tavolo dell’Amministrazione e non approvato dando così avvio all’iter per dotare la città di un’opera ormai necessaria per il suo sviluppo turistico? Non solo turismo, pensate ai benefici per la viabilità cittadina, anche in termini di sostenibilità ambientale, in occasione anche nei fine settimana con i residenti a Trasmazaro e Tonnarella che potrebbero lasciare l’auto a casa, o nell’area antistante il porto nuovo (ove previsto un grande parcheggio), attraversare il ponte e trovarsi già nel centro città.

L’opera consegnerebbe alla storia l’attuale Amministrazione comunale e proietterebbe certamente, e concretamente, la città di Mazara del Vallo nel terzo millennio. P.s.: Con la realizzazione del ponte fra piazzale G.B. Quinci e lungomare Fatamorgana potrebbe essere messa anche in sicurezza e valorizzata l’antica statua di San Vito, patrono della Città e protettore dei pescatori, che si erge sul porto canale ma che da alcuni anni si trova celata, pericolosamente, da imbarcazioni tirate a secco.

Francesco Mezzapelle