Mazara, turismo, sicurezza e movida: intervista all'imprenditore Gianni Quinci "Mandrake"

Redazione Prima Pagina Mazara

Nei giorno scorsi nella nostra trasmissione "Prima News" abbiamo avuto il piacere di intervistare Gianni Quinci, proprietario del locale "Mandrake", situato Corso Umberto I. Un ritorno alle origini per Gianni, che dopo un periodo lontano, ha deciso di rimettersi in gioco rilevando un'attività che, nonostante una precedente gestione poco fortunata, oggi risplende con una proposta culinaria vegetariana. Durante l’intervista, Quinci ha anche parlato dei rapporti con gli altri esercizi del Corso e della filosofia di collaborazione tra gestori.

"A differenza di altre zone, a Mazara c’è una certa armonia tra i locali, che punta a portare più persone in strada, convinti che un’area più viva possa beneficiare tutti, anche grazie a eventi e iniziative condivise. Mazara del Vallo, con il suo patrimonio di spiagge, chiese storiche e monumenti, ha grandi opportunità di sviluppo turistico. Tuttavia, ancora si percepisce una certa distanza rispetto alle mete più note come Palermo, Catania o Taormina". Gianni Quinci ha evidenziato come, anche con le risorse attuali, si possa fare molto di più, puntando sulla valorizzazione del territorio e sull’accoglienza, migliorando servizi e infrastrutture per attrarre più visitatori. "Penso che Mazara potrebbe diventarlo un giorno turistica, però attualmente mi metto nei panni del turista di Bologna che viene giù in Sicilia e vede Palermo, vede Catania, vede Taormina, vede Cefalù e poi magari passa da noi giusto per un passaggio e si vede magari qualche cosa che va a mancare. Insomma manca tanta roba, penso in particolare al problema dell'acqua" afferma Gianni. Uno degli aspetti più delicati trattati riguarda la sicurezza notturna e la presenza di baby gang e traffico di droga, problemi che affliggono l’intera città.

Quinci ha sottolineato come questi siano problemi di carattere più ampio, non solo legati ai gestori dei locali, ma di natura sociale e culturale. Ha anche condiviso alcune delle misure adottate nel suo locale "Alle 8:30 di ogni sera abbasso la tenda e fingo di essere chiuso, anche se all'interno ci sono ancora persone. La gente può uscire tranquillamente, ma non può entrare". Un’altra questione affrontata riguarda le normative sul decibel e le restrizioni delle esibizioni musicali.

Quinci ha raccontato le difficoltà di rispettare i limiti imposti, troppo ristrettivi per una città spesso definita a vocazione turistica, e delle complicazioni burocratiche nel chiedere permessi per musica dal vivo che spesso finiscono per penalizzare gli esercizi commerciali. Inoltre, Quinci ha proposto, durante l'intervista, di "creare fasce orarie diversificate per musica e intrattenimento, così da rispettare le esigenze di tutte le fasce di pubblico, dalle famiglie con bambini alle discoteche". Per quanto riguarda la sicurezza pubblica, Gianni auspica un rafforzamento dei controlli notturni e una maggiore presenza di pattuglie, per far sentire i cittadini più tutelati e disincentivare comportamenti devianti. Infine, si è discusso del futuro turistico di Mazara, con progetti come la riqualificazione del fiume Mazzaro in stile "Navigli".

Quinci ha espresso scetticismo di fronte a una realtà che vede ancora ostacoli burocratici e una mancanza di iniziative concrete a sostegno dell'imprenditoria locale e dell'attrattività turistica. Clicca qui per guardare la puntata completa.