Mazara, quasi 500 positivi. Adesso servirebbe ancor più la “sanificazione” della Città con i trattori. Dove finito il “Comitato Mazara Agricola”?

Redazione Prima Pagina Mazara

Lo scorso aprile, in pieno “lockdown” a causa dell’emergenza coronavirus, nella Città di Mazara del Vallo si sono registrate diverse iniziative di privati, liberi cittadini, che hanno messo a disposizione il proprio tempo ed i propri mezzi per venire incontro alla cittadinanza e alla fasce sociali ed economiche più deboli. Sono sorti comitati ed associazioni spontanee che hanno iniziato a raccogliere alimenti e altri prodotti di prima necessità distribuendole con il supporto del servizio di Protezione Civile comunale e della Polizia Municipale.

In quel periodo in molti, anche il sottoscritto, hanno pensato che l’emergenza covid-19 avesse innescato un processo virtuoso per la creazione di una “comunità solidale” e che la pandemia avrebbe fatto emergere la parte buona di ognuno di noi. Così non è stato, e ci sarebbero molte spiegazioni, anche sociologiche, di fronte alla "regressione sociale" dei mesi successivi. Una delle iniziative più apprezzate è stata quella messa in campo nell'aprile scorso da un gruppo di agricoltori, con una regia ben precisa, che costituì un Comitato “Mazara Agricola” che con propri mezzi agricoli, trattori  dotati di attrezzature specializzate (atomizzatori) effettuò, a titolo gratuito, una serie di interventi, per circa un mese, in Città con la nebulizzazione di prodotto sanificante secondo le prescrizioni ed autorizzazioni sanitarie.

Gli interventi, uno-due alla settimana, furono condotti in aree pubbliche, per le principali vie della Città e le aree antistanti uffici pubblici, farmacie, tabaccherie, uffici postali, banche e attività di generi alimentari; insomma si trattava di azioni mirate in punti della città soggette ad un via vai di persone per motivi di necessità (in copertina foto-collage di alcuni interventi). L’iniziativa fu ben accolta dalla cittadinanza ed appoggiata dalla stessa Amministrazione comunale; fu proprio il primo cittadino, Salvatore Quinci, attraverso una nota stampa, a ringraziare pubblicamente il Comitato a seguito di un incontro in via Marsala.

Bisogna sottolineare che in quel periodo il numero dei contagiati da covid-19 in città era al di sotto della decina. Oggi invece, dopo la seconda ondata della pandemia, secondo gli ultimi dati del bollettino fornito quasi quotidianamente dall’Asp di Trapani, si contano quasi 500 positivi. Pertanto crediamo che in questo periodo un intervento di sanificazione, magari con il prodotto fornito dal Comune, possa essere molto utile in considerazione che quotidianamente si notano assembramenti in aree antistanti uffici pubblici e nelle piazze e vie principali della Città.

Sappiamo pure che qualche componente del suddetto Comitato, probabilmente l’ideatore dell’iniziativa, si trova dallo scorso settembre  nel nord Italia per motivi di lavoro, ma crediamo al contempo che la stessa Amministrazione potrebbe “intercedere” con gli altri componenti del gruppo per promuovere nuovamente l’iniziativa che oggi sarebbe certamente più necessaria. Francesco Mezzapelle