Mazara, l'atleta della PAM Andrea Ingargiola alla supermaratona dell'Etna
Si è disputata lo scorso sabato a Catania la diciassettesima edizione della SuperMaratona dell’Etna La vertical marathon più bella d’Europa: dalla spiaggia alla montagna, 43km tra i paesi pedemontani, la pineta e il paesaggio lunare dell’Etna. L’evento nato da un’idea della US Tosi di Tarvisio, nel lontano 2004, prevede di scalare in corsa il vulcano attivo più alto d’Europa, partendo da quota 0 m s.l.m. fino ad arrivare a quota 3000 m, coprendo la distanza classica della Maratona. L’impresa, riuscita in origine a due dei tre partecipanti, è oggi diventata la più grande gara di corsa in salita al mondo, l’unica capace di far percorrere una maratona con un dislivello di 3000 m.
La SuperMaratona dell’Etna – da 0 a 3000, è una corsa spettacolare su fondo misto: la prima parte della gara, di 33km, si svolge su asfalto e basolato, la seconda – e più dura – su fondo sterrato. Il secondo segmento della gara è anche quello con un dislivello più impegnativo: 1000m+ in 10km.
I 500 atleti partono dalla splendida spiaggia di Marina di Cottone, nel Comune di Fiumefreddo di Sicilia, per poi dirigersi verso il centro cittadino e da lì proseguire verso i centri di Piedimonte Etneo e Linguaglossa. Attraversato il centro cittadino si imbocca la strada Mareneve, tra vigneti e antiche sciare laviche, fino ad attraversare il meraviglioso Bosco Ragabo. Quando la vegetazione diventa più rada è il segno che si sta per entrare nella parte più impegnativa della corsa: il passaggio a Piano Provenzana segna il passaggio dall’asfalto allo sterrato.
I dieci chilometri finali sono una sfida dentro la sfida, con viste mozzafiato e paesaggi lunari, tra nuovi e vecchi coni vulcanici e maestose colate laviche.
L’arrivo a Piano delle Concazze, una sterminata terrazza di pietrisco, è il penultimo atto di questa fantastica gara: c’è solo un’ultima e ripidissima salita prima di attraversare, dopo 43 durissimi chilometri, il traguardo.
La vittoria è andata al francese di origini italiane Nicolas Dalmasso che, partito insieme a un gruppetto formato dal romagnolo Lorenzo Lotti, dallo scozzese Sam Milton, e da Gabriele Reitano, all’altezza del paese di Linguaglossa, dopo 15 km di corsa, è riuscito a staccare tutti e mantenere la posizione nonostante il cambio di terreno a quota 1500 mt, tagliando per primo il traguardo con il tempo di 3:54:02. Secondo Lotti e a completare il podio lo scozzese Milton. Per le donne la vittoria è andata alla molisana Antonella Ciaramella, seconda Sonia Pascali e terza Sara Ponti.
La compagine rosanero Mazarese della la PAM in questa edizione della estrema Super Maratona è stata degnamente rappresentata dal capitano Triatleta ed Ironmen Andrea Ingargiola sfidando la sorte avversa che lo ha visto protagonista di Infortuni muscolari oltre che vittima di incidenti stradali in Bike alla vigilia di importanti appuntamenti compreso questo.
Andrea, infatti, malgrado un paio di costole incrinate e una frattura ad un paio di falangi della mano sinistra causate da una caduta in bici un mese prima della partenza per la SUPERMARATONA non ha voluto mancare l’appuntamento ed ha continuato ad allenarsi sfidando la sorte avversa e presentandosi pronto alla partenza sulla spiaggia di Marina di Cottone,
Il Capitano ha coperto il durissimo e particolare percorso a tratti lunare di 43 Km., in 5h55’47” crono che aldilà dell’impresa epica gli è valso il 76 posto assoluto e il 9 ^ posto nella categoria SM50.
Con questa ultima impresa il veterano atleta della PAM non ha fatto altro che confermare la stoffa di un vero campione che ha fatto della passione per lo sport una ragione oltre che professionale anche di vita.
Nota per la stampa