Mazara, Corteo contro la violenza di genere. “Servono azioni concrete e una rivoluzione culturale”
Nel tardo pomeriggio di ieri a Mazara del Vallo si è tenuto il corteo contro la violenza di genere, “Sangue nostro, silenzio loro”, organizzato dal gruppo locale dei Giovani Democratici. Il raduno si è tenuto alle 18.30 al piazzale Giovan Battista Quinci e il corteo è proseguito verso piazza Mokarta, facendo rumore con dei fischietti forniti sul posto per ogni nome della vittima che veniva gridato così da ricordarle. Arrivati in piazza Mokarta, rappresentanti politici e delle associazioni partecipanti hanno espresso il loro pensiero su una problematica che evidenzia molte falle sul nostro sistema, in primis su quello valoriale e culturale: ad oggi sono 30 dall’inizio dell’anno le donne vittime della violenza di un uomo.
Hanno parlato: Gianfranco Casale, assessore comunale di Mazara del Vallo; l’onorevole Cristina Ciminnisi, deputata all’ARS del Movimento 5 Stelle; Francesco Di Liberti, presidente del Consiglio comunale di Mazara del Vallo; Alba Di Giorgi, presidente dell’Associazione “Demetra”; Rihab Said, portavoce dell’Associazione “Jasmine”; Giusy Giacalone dell’Associazione “Casa di Venere” di Marsala; Tiziana Giacalone presidente dell’ANPI sez. Comandante Petralia, Vita Martinciglio presidente dell’Associazione “Co.Tu.Le.Vi” Mazara; Giovannella Licari della Conferenza delle Democratiche; Paola Galuffo Consigliera comunale del movimento “Partecipazione Politica”, e infine la stessa segretaria dei Giovani Democratici, Benedetta Bianco.
“Noi crediamo, come Giovani Democratici – ha sottolineato Benedetta Bianco - che la violenza di genere non sia un caso isolato ma bensì un problema sistemico e culturale che va curato alla radice. Per questo abbiamo deciso di organizzare questo momento di confronto insieme alle altre realtà del territorio per pretendere i nostri diritti e chiedere che questi vengano rispettati”.
L’incontro ha riunito istituzioni, associazioni, rappresentanti politici e cittadini per riflettere sul dramma della violenza di genere e del femminicidio. Mazara del Vallo non è estranea al fenomeno: sono stati ricordati almeno due casi negli ultimi dieci anni. La presenza delle istituzioni e di numerose associazioni testimonia una volontà di impegno collettivo. “Le battaglie per i diritti delle donne –ha detto l’assessore Casale- devono coinvolgere tutta la società, non solo le donne.
Servono azioni concrete, non solo eventi simbolici”. L’Associazione Demetra ha portato una testimonianza toccante di una donna sopravvissuta alla violenza. Tuttavia, sono emerse delle proposte per cercare di contrastare la violenza: introdurre l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole, sostenere economicamente le donne per garantirne l’autonomia, attivare sportelli di ascolto e centri antiviolenza in modo più capillare, rafforzare la rete tra istituzioni, scuola, famiglia e associazioni, educare fin dall’infanzia al rispetto e all’identità di genere.
“Ma queste soluzioni, nonostante siano state già suggerite –hanno sottolineato diverse partecipanti al corteo- non sono state mai messe in atto, ecco perché il motivo del corteo, cercare di non farci sottomettere dal silenzio e continuare a lottare affinché l’obiettivo venga realizzato”.