Mazara città a vocazione turistica ma senza musica?
Ieri, 21 maggio, intorno alle 18:40, un artista di strada si stava esibendo con il suo sax nel centralissimo Corso Umberto I, nelle vicinanze del locale Mandrake. Probabilmente, a seguito di una segnalazione, una pattuglia dei Vigili Urbani è intervenuta identificando l'uomo, interrompendo la musica non per un paio di minuti, ma per almeno una decina di minuti. Il sassofonista ha poi ripreso a suonare per appena cinque minuti prima di allontanarsi. L'episodio, di per sé minore, solleva però un interrogativo più ampio e complesso che riguarda la direzione che Mazara del Vallo intende prendere.
La Città si sta proponendo con forza come meta a vocazione turistica, ma queste ambizioni sembrano a volte scontrarsi con limitazioni e divieti che cozzano con l'immagine di un centro vivace e accogliente. Il punto dolente non è tanto l'intervento della Polizia Municipale, che si limita ad applicare i regolamenti esistenti, quanto piuttosto la mentalità di fondo che genera certe segnalazioni. Ci si chiede come sia possibile che, in una città che si lamenta della scarsità di turismo e di una presunta mancanza di attrattive, la musica di un sax alle 18:40 di un pomeriggio possa essere percepita come un "disturbo" tale da richiedere l'intervento delle autorità.
Sembra quasi un paradosso: gli stessi cittadini o residenti che auspicano una Mazara più turistica e dinamica sono poi coloro che, a volte, chiamano la polizia municipale per attività che in altre città vengono celebrate come elementi distintivi e di richiamo. Inoltre, chi segnala queste attività alla polizia municipale, di fatto, sottrae risorse preziose che potrebbero essere impiegate in interventi ben più urgenti, come il rilevamento di infrazioni stradali o altre violazioni al codice della strada, anziché l'identificazione di un artista di strada. L'arte di strada, la musica spontanea, sono ingredienti essenziali per creare quell'atmosfera autentica e vivace che i visitatori cercano.
L'episodio di ieri evidenzia un problema da noi affrontato parecchie volte, cioè come coniugare il rispetto delle normative con la promozione di un'immagine di città aperta e accogliente?
Immagine di copertina dal profilo facebook di Mandrake