Mazara, botta e risposta sul "decoro urbano"...e anche "sociale" (se vogliamo)

Redazione Prima Pagina Mazara

Nelle ultime ore sui social si è innescato una vero e proprio botta e risposta sul "decoro urbano", ed in particolare in riferito al centralissimo Corso Umberto I ove per la gran parte della giornata vige una zona a traffico limitato e insistono degli spazi gestiti da alcuni locali (risto-bar). Ad innescare il dibattito è stato Gianni Quinci detto "Madrake", uno dei titolari dell'omonimo e frequentatissimo locale nel cosiddetto "salotto" di Mazara del Vallo.

"A Mazara, e in particolare su Corso Umberto I -ha scritto Gianni Quinci- si parla spesso di “decoro urbano”, ma senza un piano regolatore chiaro, condiviso e aggiornato, tutto rischia di trasformarsi in interpretazioni personali, richieste estemporanee e confusione. Il problema non è il decoro in sé — che tutti desideriamo — ma l’assenza di una linea guida ufficiale che definisca cosa si può fare, come farlo e in che modo valorizzare davvero la nostra via principale.

Senza regole trasparenti, non si possono chiedere cambiamenti dall’oggi al domani, né pretendere che i locali “indovinino” ciò che è giusto o sbagliato. Chi vive e lavora ogni giorno sul Corso ha bisogno di criteri certi, non di improvvisazioni. Il decoro si costruisce insieme, con professionalità, dialogo e soprattutto con un piano serio, non con opinioni personali spacciate per regolamento. CITTÀ CHE SI SPACCIANO PER CITTÀ!!Viviamo nell’800 ma paghiamo per il 3000". Quinci si è pure lamentato del fatto che i vigili urbani hanno chiesto a lui e altri esercenti di togliere le loro piante dal suolo pubblico ("abbiamo pure innaffiato le piante del Comune")

La risposta, "costruttiva", dell'Amministrazione mazarese non si è fatta attendere, infatti fra i commenti al post di "Mandrake" emerge quello dell'assessore comunale al Decoro urbano e Verde pubblico, Isidonia Giacalone. Ecco quanto scritto:

"Grazie per aver acceso un faro sul tema del decoro, specialmente su Corso Umberto I, come ti avevo gia accennato qualche giorno fa. Hai ragione: la chiarezza batte l'improvvisazione. È proprio per superare il rischio di interpretazioni personali che, in vista delle prossime festività natalizie, stiamo predisponendo una nuova direttiva operativa chiara e ben definita. Questa direttiva fornirà ai commercianti e ai residenti del Corso i criteri certi su cosa è possibile fare per addobbi e allestimenti in questo periodo. Sarà un test importante. Se questa prima direttiva dimostrerà di creare il giusto equilibrio tra l'esigenza di un decoro elegante e le necessità pratiche dei locali, potremo valutarne l'ampliamento e l'applicazione permanente su tutto il Corso e oltre. Vi coinvolgeremo in questo percorso per trovare insieme la quadra che ci farà superare l'800 e costruire la Mazara del futuro".

Insomma la questione sul decoro urbano nel centro storico (e non solo) è aperta e chissà che già nelle prossime ore, con un intervento dello stesso primo cittadino mazarese, si pervenga ad una soluzione condivisa, non vi è altra alternativa. Nel frattempo tiene banco (dopo l'incidente occorso qualche sera fa ad una bambina) anche un'altra questione riguardante lo stesso Corso Umberto I (e in generale il centro storico): l'alta velocità raggiunta spesso da monopattini e biciclette elettriche; per non parlare di quando procedono contro senso. A scanso di equivoci il problema, senza il rischio di uscire fuori tema, è questo. Chissà che anche su tale tematica (più volte segnalata dai cittadini) si possa "costruttivamente" pervenire ad una soluzione (anche vietare l'ingresso nella ZTL di mezzi elettrici) ...Sarebbe un bel passo avanti anche verso una maggiore "decoro sociale".

Francesco Mezzapelle