Lettera intimidatoria al regista teatrale Piero Indelicato per “Donne di mafia, donne contro la mafia”. Parole pesanti anche per l’autrice Francesca Incandela.

Redazione Prima Pagina Mazara

Parole ingiuriose ed intimidatorie sia in italiano che in dialetto scritte a mano ed in carattere stampatello. Questo quanto contenuto in una lettera anonima ricevuta dal regista teatrale Piero Indelicato quasi alla vigilia della prima dello spettacolo teatrale “Donne di mafia, donne contro la mafia” andato in scena il martedì 15 dicembre al cineteatro Rivoli di Mazara.

Chi ha scritto la lettera ha utilizzato parole pesanti anche contro la prof.ssa Francesca Incandela autrice del libro che ha ispirato, e dal quale ha preso il titolo, la trasposizione teatrale di Indelicato. (in foto n.1 da sx Piero Indelicato e Francesca Incandela).

La lettera piegata è stata rinvenuta da Indelicato sotto la porta della sua abitazione di località Tre Fontane, località balneare del territorio di Campobello di Mazara dove nato lo stesso Piero Indelicato. Nel foglio formato A4, dove il testo occupa mezza pagina, si fa chiaro riferimento allo spettacolo “Donne di mafia. Donne contro la mafia”. Il regista viene così minacciato esplicitamente ed invitato, senza troppi giri di parole, a “non occuparsi di queste cose”.

Indelicato ha subito sporto denuncia, consegnando la lettera intimidatoria alla stazione dei Carabinieri di Campobello di Mazara e, accompagnato dalla prof.ssa Francesca Incandela, ha segnalato quanto avvenuto anche alla Compagnia dei Carabinieri di Mazara del Vallo che hanno avviato le indagini per accertare la provenienza della missiva anche attraverso una perizia calligrafica. Le carte sono state inviate alla Procura della Repubblica. 

Francesca Incandela, che è anche presidente dell’associazione antiracket di Mazara del Vallo “Io non pago il pizzo…E tu?” (il cui decennale si è celebrato proprio in occasione dell’esordio del romanzo in teatro), da sempre impegnata contro la cultura mafiosa nel territorio dell’ex provincia di Trapani, ha così commentato, fra l’ironico e l’amaro, quanto avvenuto: “spero che sia stato soltanto lo scherzo di qualche buontempone, qualcuno che voleva scherzare facendoci paura, ad ogni modo la vicenda non va sottovalutata. Ho fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della Procura della Repubblica. Si va avanti, con coraggio. Sto ultimando la redazione della terza edizione dello stesso libro che riporterà anche alcuni fatti mazaresi”.

Piero Indelicato ha così dichiarato: “condivido quanto espresso dalla presidente Francesca Incandela. Anch'io voglio augurarmi che si sia trattato di qualche bravata di uno stupido. Se così non fosse –ha detto Indelicato- questi mezzucci non mi fanno paura. Andremo avanti con coraggio, continueremo ad occuparci della pièce teatrale Donne di mafia. Donne contro la mafia”.

Ricordiamo che lo spettacolo teatrale “Donne di mafia, donne contro la mafia” diretto da Piero Indelicato ha avuto un grande successo di pubblico sia nelle sue repliche a Mazara del Vallo che nella rappresentazione messa in scena a Campobello di Mazara lo scorso 9 gennaio. (in foto n.2 il regista, l'autrice e gli attori ringraziano il pubblico dopo la prima al teatro Rivoli). 

Nel testo di Francesca Incandela, portato in scena con grande professionalità e passione dalla compagnia teatrale diretta da Piero Indelicato, vengono ritratti nove profili femminili (Giuseppa Salvo, Francesca Serio, Serafina Battaglia, Rita Atria, Piera Aiello, Giusy Vitale, Giacoma Filippello, Calogera Pia Messina e Felicia Bartolotta Impastato).

Ci sono donne di mafia attraverso le quali si delinea un ruolo della donna palesemente attivo all’interno di Cosa Nostra . Donne forti, determinate, donne che decidono, donne che comandano, donne senza scrupoli, a tratti spietate e feroci nella gestione del potere.

Poi fortemente in contrasto con le sudddette, vi sono le donne contro la mafia, quelle donne che hanno fatto dell’impegno, del coraggio, della lotta per la giustizia e la legalità la loro ragione di vita. Tra queste coraggiose e luminose figure femminili un ricordo particolare meritano Rita Atria, la giovane partannese collaboratrice del giudice Borsellino, morta suicida una settimana dopo la strage di via D’Amelio, e Felicia Impastato, madre di Peppino, che lotterà tutta la vita per stabilire la verità sulla morte del figlio e mantenerne sempre vivo il ricordo.

Hanno interpretato l’opera teatrale bella ed al tempo stesso drammatica: Ina Agate, Giacometta Gandolfo, Mariella Martinciglio, Oriana Spina, Serena Gargano, Pietro Asaro, Joseph Gandolfo e lo stesso Piero Indelicato. Tra gli interpreti dell’opera anche Emilia Catalano, nipote del caposcorta di Borsellino, Agostino Catalano, ucciso in via D’Amelio insieme agli altri uomini della scorta. Splendide anche le musiche interpretate dai bravissimi musicisti Salvi Perrone, Gaspare Messina e Andrea Marrone. (in foto n.3 una scena delal rappresentazione teatrale al Rivoli)

Significative le parole di Paolo Borsellino proiettate sul palco in occasione della stessa rappresentazione teatrale: “Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Ma parlatene”. Forse, alla luce dei fatti, ad alcuni ha dato fastidio che di mafia se ne parlasse anche in teatro. “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”.

Francesco Mezzapelle

28/02/2016  11,30

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