L’Anpi Mazara “Comandante Petralia” celebra la giornata della Memoria e condanna gli atti di razzismo verificatesi in città

Redazione Prima Pagina Mazara

Anche oggi, come ogni 27 gennaio - Giornata della Memoria in cui ricordiamo il 76° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz - noi dell'Anpi sez. di Mazara “Comandante Petralia”, avremmo voluto essere nelle scuole, come gli altri anni, a parlare di Shoah, antifascismo, Resistenza e democrazia. Purtroppo la pandemia in corso ci ha costretti a rinunciare a questo appuntamento, ma abbiamo ancora negli occhi l'appassionante incontro che organizzammo l'anno scorso con gli studenti delle terze classi della scuola media “Giuseppe Grassa”, a cui parteciparono i familiari dei partigiani e degli internati militari (I.M.I.) di Mazara, con i ragazzi in religioso silenzio ad ascoltare quei dolorosi racconti.

L'Anpi ha infatti scelto le scuole come luoghi privilegiati dove celebrare questo importante appuntamento per tramandare le testimonianze e la memoria di chi ha vissuto e pagato in prima persona il tragico periodo del nazifascismo. Crediamo infatti fermamente nell'importanza non solo di diffondere tra i giovani i principi e valori della nostra Costituzione e della democrazia, ma anche di non disperdere il ricordo dello sterminio e delle persecuzioni subite dal popolo ebraico e dai deportati militari e politici italiani nei campi di concentramento nazifascisti, che causarono milioni di vittime innocenti.

Solo così, attraverso il racconto diretto di chi quelle barbarie le ha vissute o dei familiari che ne hanno raccolto le testimonianze strazianti, si può gettare quel seme destinato a formare nei giovani una coscienza democratica e antifascista, affinché certi orrori non si ripetano più. Per questo motivo ci ha profondamente addolorato apprendere che a pochi giorni dal 27 gennaio una scuola dell'infanzia/primaria della nostra città, l'istituto Rizzo Marino, sia stata violata, razziata e sfregiata con scritte razziste e antisemite sui muri e le porte dell'edificio.

Tutto ciò è ancora più grave perché accade in una scuola, luogo di uguaglianza e democrazia per eccellenza dove si formano i cittadini di domani e dove gli insegnanti con grande impegno lavorano sulla “memoria attiva”, trasferendo il ricordo dell'Olocausto nel presente e rafforzando la portata educativa della celebrazione della giornata della memoria. Noi della sezione Anpi di Mazara esprimiamo la nostra indignazione, condanniamo con forza questo vile gesto e continueremo a farlo tramandando la memoria proprio all'interno delle scuole, quando sarà possibile tornarci.

Viviamo in una città, Mazara del Vallo, multietnica, multiculturale e multi religiosa, esempio davanti al mondo intero di convivenza pacifica tra cittadini di etnie diverse. Abbiamo imparato e sperimentato l'integrazione sopra i pescherecci, dove mazaresi e tunisini da decenni lavorano gomito a gomito, mangiano e dormono insieme, pregano insieme ciascuno il proprio Dio nei momenti di difficoltà, come dimostrato dalla recente drammatica vicenda del sequestro dei pescatori da parte dei libici.

Abbiamo sperimentato la solidarietà e l'antirazzismo sempre sui nostri pescherecci che da decenni si ritrovano ad interrompere le battute di pesca per salvare uomini e donne alla deriva sui barconi, o per recuperarne i cadaveri. E' questa la Mazara che conosciamo, in cui crediamo e il cui esempio vogliamo continuare a diffondere. Per questo motivo chiediamo alle forze dell'ordine di rafforzare il controllo sul territorio per contrastare la violenza razzista e i reati di apologia del fascismo e dell'antisemitismo, con l'auspicio che gli autori di questi atti criminali possano essere presto assicurati alla giustizia.

Al Sindaco e all'amministrazione comunale torniamo a chiedere invece che venga assegnata all'Anpi una sede fisica che diventi luogo della memoria e che accolga la mostra fotografica permanente sui Partigiani e Militari mazaresi internati, visitabile e fruibile dalla cittadinanza. Sarebbe un segnale forte e importante da parte delle istituzioni in risposta agli atti di violenza xenofoba e razzista di questi giorni. In attesa di un positivo riscontro e con l'auspicio che tutte le forze democratiche della città possano unirsi per contrastare rigurgiti fascisti e rafforzare il tessuto democratico della nostra comunità, noi dell'ANPI continueremo a lavorare nel solco già tracciato dando appuntamento alla città il 25 aprile per celebrare l'anniversario della Liberazione, sempre più certi dell'importanza di difendere la memoria democratica del nostro Paese.