Il mazarese Gianluca Colorito è tornato ai “confini del mondo”
Dopo circa un anno il 32enne mazarese Gianluca Colorito è tornato fra i ghiacci dell’Antartide, ai confini del mondo. Il giovane, diplomato al “Nautico” di Mazara del Vallo, dopo aver conseguito la licenza per diventare un terzo ufficiale di coperta, lo scorso 25 novembre era partito dal porto di Napoli a bordo sempre della nave rompighiaccio OGS “Laura Bassi” che ha svolto una campagna oceanografica nell’ambito della 39esima missione del Programma nazionale di ricerche in Antartide (finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), gestito dal CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche per il coordinamento scientifico, dall'ENEA - Agenzia nazionale per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’OGS per la gestione tecnica e scientifica della rompighiaccio Laura Bassi).
La nave, con a bordo 39 persone coinvolte come personale di ricerca e un equipaggio navigante di 23 membri per portare avanti tre progetti di ricerca, a fine dicembre era approdata a Lyttelton da dove era partita il 6 gennaio alla volta del Mare di Ross dove nella precedente spedizione aveva toccato il punto più a sud (alla latitudine di 78° 44.280') mai raggiunto da un mezzo navale. Gianluca Colorito che sta studiando e facendo esperienza per diventare comandante, una passione per il mare la sua che affonda le sue radici nella tradizione di famiglia, il padre comandante di pescherecci ed anche il nonno era impegnato nell’attività di pesca.
Attraverso la sua pagina facebook ha documentato i momenti più salienti della missione nel Polo Sud (vedi foto collage di copertina) un luogo che lui stesso ha definito in una nostra intervista in collegamento (https://www.primapaginamazara.it/il-mazarese-gianluca-colorito-sulla-nave-del-record-nei-ghiacci-dellantartide) “un sogno, con paesaggi ed atmosfere incredibili”; lo stesso è stato poi ospite nei nostri studi lo scorso aprile in un’intervista ci ha mostrato delle bellissime foto che lo ritraevano in luoghi suggestivi.
Il fuso orario con l’Italia a quelle latitudini è esattamente di 12 ore Gianluca pertanto è riuscito a comunicare con la sua famiglia, con sua moglie e i suoi due bambini molto piccoli, attraverso internet, tramite VoIP. Da qualche giorno, dopo due mesi di navigazione, la “Laura Bassi” è tornata al Porto di Lyttleton in Nuova Zelanda terminando una missione che per la prima volta è stata condivisa con il progetto antartico neozelandese composto da un team di 12 persone. Il prossimo passo sarà il rientro in Italia, a Napoli, previsto per la seconda metà di aprile, dove la nave verrà sottoposta a una serie di attività di cantiere.Successivamente svolgerà attività scientifiche in Mediterraneo a cui seguirà la preparazione per la prossima missione nel “Continente Bianco”.
Francesco Mezzapelle