I Guardiani del Territorio sulla Diga Trinità: “Non date acqua agli agricoltori. Salviamo prima la diga”

Redazione Prima Pagina Mazara

In un momento in cui la disperazione degli agricoltori cresce e la sete dei campi rende ogni gocciad’acqua preziosa, i Guardiani del Territorio lanciano un appello che può sembrareparadossale, ma nasce da un profondo senso di responsabilità: chiediamo al gestore della DigaTrinità di non avviare alcuna erogazione irrigua per la stagione in corso.La diga oggi contiene appena un milione di metri cubi d’acqua.Per affrontare una stagione irrigua anche solo parzialmente efficace ne servirebbero almenoquattro milioni.Distribuire l’acqua ora significherebbe compiere una scelta ingiusta, inefficace e potenzialmentedannosa: poca acqua per pochi, mentre il territorio ha bisogno di una visione ampia, seria econdivisa.Ma non è solo una questione di quantità.La Diga Trinità ha uno sbarramento in argilla, e un ulteriore abbassamento del livello dell’acquapotrebbe causare danni strutturali permanenti alla tenuta del bacino, compromettendodefinitivamente la capacità futura della diga di immagazzinare acqua per il territorio.A tutto ciò si aggiunge un grave problema ambientale: la diga ospita una massiccia presenza difauna ittica, accumulata negli anni, spesso per effetto di ripopolamenti spontanei.Un abbassamento eccessivo del livello dell’acqua comporterebbe una moria di pesci, con graviconseguenze ecologiche, igienico-sanitarie e di inquinamento del bacino stesso.Il rischio è quello di trasformare un serbatoio d’acqua dolce in una palude maleodorante einsalubre.La priorità oggi è salvare la diga.La Diga Trinità – costruita oltre 70 anni fa – mostra segni evidenti di sofferenza.

È necessariointervenire in modo strutturale e programmato, evitando soluzioni temporanee che aggravano lasituazione e illudono gli agricoltori.È questa la direzione indicata anche nel documento approvato a Santo Padre delle Perriere, cheporta come primo firmatario il Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo. In quel documento,sottoscritto da numerose realtà civili, agricole e religiose, si chiede:• l’applicazione immediata della Misura 23 del PSR Sicilia, per il riconoscimento deiristori a favore degli agricoltori colpiti dalla siccità del 2024;• un contributo ad ettaro per i vigneti distrutti da tre anni di mancata erogazioned’acqua dalla Diga Trinità;• un piano straordinario di reimpianto dei vigneti del comprensorio Trinità, da finanziarecon i fondi OCM Vino.Non vogliamo vedere gli agricoltori scontrarsi per una turnazione ridicola.Vogliamo che l’agricoltura della nostra provincia abbia un futuro.E per garantirlo, serve una scelta netta, coraggiosa e razionale.Oggi bisogna avere il coraggio di dire no.Per poter domani tornare a dire sì all’agricoltura, all’ambiente e al territorio.Il Direttivo dell’Associazione "I Guardiani del Territorio"