Bomba carta sotto casa dell'assessore comunale di Palermo Fabrizio Ferrandelli
Prima la bomba carta sotto la casa dell'assessore comunale all'Emergenza abitativa di Palermo, Fabrizio Ferrandelli, e poi l'incendio appiccato in un'abitazione in via Bronte, che era stata vandalizzata dagli occupanti abusivi che ieri sono stati fatti sgomberare. Nella tarda serata di ieri è esplosa la bomba carta sotto l'abitazione dell'assessore. La deflagrazione è stata violenta e decine di persone sono scese in strada per la paura. I vigili del fuoco hanno spento l'incendio divampato nell'abitazione sgomberata. Secondo una prima ricostruzione chi abitava abusivamente l'appartamento, si sarebbe ripresentato dopo che l'assessore Ferrandelli (in foto) aveva effettuato lo sfratto e aveva denunciato le pessime condizioni in cui versava la casa.
Quando gli agenti si sono allontanati è scoppiato l'incendio. "Questi gesti non m'intimoriscono. Sono molto sereno e proseguirò nella mia azione. Ho presentato diverse denunce e adesso attendiamo il lavoro degli investigatori. Tutto questo non ci fermerà", commenta Ferrandelli. "C'è stato un forte boato intorno alle 23 - ricostruisce l'assessore - tutti i vicini si sono affacciati. Ero dai carabinieri, a Borgo Nuovo. Stavo rassicurando gli abitanti del posto. Mentre ero lì, a un certo punto mi è arrivata una telefonata da parte dei vicini per raccontarmi di quel forte boato davanti casa.
Vedremo. Ma di certo la determinazione non viene meno". Il sindaco Roberto Lagalla esprime "vicinanza e solidarietà" al suo assessore per "il grave episodio che lo ha coinvolto nella serata di ieri. Si tratta di un fatto che condanniamo con fermezza. Voglio essere molto chiaro - afferma il primo cittadino - l'amministrazione comunale continuerà, insieme all'assessore a portare avanti con determinazione il percorso di legalità che abbiamo intrapreso nella gestione degli alloggi popolari.
Non arretreremo di un passo". A Ferrandelli sono pervenuti molti messaggi di solidarietà e vicinanza del mondo politico, sociale ed imprenditoriale.
Sempre a Palermo nel frattempo si registra una nuova rissa in via Spinuzza, la stessa zona dove ha perso la vita Paolo Taormina, il giovane barman di 20 anni ucciso da Gaetano Maranzano, 28 anni, con un colpo di pistola alla testa. La rissa è divampata nel corso dei controlli nella movida. All'arrivo degli agenti della polizia municipale alcuni dei partecipanti alla violenta colluttazione, una ventina di giovani, tutti stranieri, si sono dati alla fuga e uno, nel tentativo concitato di sottrarsi al controllo, si è scaraventato con violenza addosso a uno degli agenti, che è rovinato al suolo, fortunatamente senza riportare lesioni.
Grazie all'intervento di pattuglie dei carabinieri e della polizia, due giovani sono stati bloccati e successivamente identificati: sono due ragazzi marocchini, di 22 e 27 anni, con precedenti specifici, che sono stati denunciati in stato di libertà per rissa. Uno degli agenti della polizia municipale mentre cercava di sedarla è stato scaraventato a terra.