8 marzo: Donne in prima linea

Redazione Prima Pagina Mazara

Sarà all’insegna della solidarietà la Giornata Internazionale della Donna 2023. In tutte le città fioccano le iniziative in programma per l’8 marzo rivolte alla condizione femminile in Afghanistan e Iran, esprimendo solidarietà e vicinanza alle donne afghane e iraniane e condannando fermamente l’operato dei governi talebano e iraniano affinché tutte le violenze in atto abbiano fine. Ed anche a tutte le donne ucraine. La giornata della donna vuole essere un momento dedicato al perseguimento della parità e dei diritti, elementi purtroppo non ancora scontati e rispetto ai quali è ancora necessario manifestare e combattere, in Italia e a maggior ragione in quei paesi in cui la lotta per i diritti è storia recente.

Quest’anno a Mazara la donna si celebra alle ore 16 al teatro Garibaldi, con "Alcesti, Una Donna", un seminario organizzato dall'associazione Demetra in collaborazione con l'Università Mazarese per l'Età Libera “Auser” ed il patrocinio del Comune. Verrà aperto con i saluti del sindaco Salvatore Quinci, del presidente della Demetra, Alba Di Giorgi, e del presidente dell'associazione Auser, Vito Ingrasciotta. Previsti gli interventi del professore Giacomo Bonagiuso, docente e regista, e di suor Alessandra Martin, francescana missionaria di Maria.

Nel corso della manifestazione previste letture a cura di Diana Mannone e Rossella Alfieri, che modererà i lavori con il coordinamento di Anna Maria Fontana. L'evento prende spunto dall'opera "Alcesti, una Donna", la più antica delle tragedie di Euripide. Simbolo dell'amore coraggioso, sintesi delle virtù femminili, eroina di fronte alla morte. Le ultime preoccupazioni sono per i figli: Admeto non dovrà contrarre nuove nozze, per evitare che essi debbano sottostare a una matrigna che non li ama.

Poi, mentre i figli le sono vicini e le stringono affettuosamente la mano, Alcesti muore. Questa è la donna, il personaggio di Euripide che polarizza l'attenzione nella sua omonima tragedia dai toni poetici, sentimentali e patetici. L’8 Marzo di oggi, giornata simbolo delle lotte e delle rivendicazioni delle donne per la conquisa dei principali diritti civili, il pensiero va anche a tutte le donne ucraine che oggi vivono in teatri di guerra e della guerra pagano gli enormi costi. Sarà una Giornata internazionale delle donne in cui verrà chiesto anche e soprattutto lo stop al conflitto, in particolare quelle che si mettono in cammino da sole o con i propri figli per raggiungere i confini sfidando bombe e spesso violenze, anche sessuali.

Un 8 marzo per dire basta anche alla violenza maschile contro le donne e per chiedere la veloce approvazione del disegno di legge, presentato da tutte le ministre del Governo, per rafforzare gli strumenti di prevenzione e di protezione delle donne.

Salvatore Giacalone