23 Distretti produttivi in Sicilia, si insedia la nuova Consulta

Redazione Prima Pagina Mazara

L’assessore regionale delle Attività produttive Mimmo Turano ha insediato, ieri a Palermo, la rinnovata Consulta dei distretti produttivi della Regione siciliana.

L’insediamento della Consulta non è solo un atto formale – spiega l’assessore Turano – ma l’inizio di un percorso condiviso con le filiere produttive siciliane che ha l’obiettivo di sfruttare al meglio le risorse della prossima programmazione europea e tutte quelle aggiuntive. I distretti hanno già dimostrato di avere le idee chiare per quanto riguarda la valorizzazione del brand Sicilia e delle attività di internazionalizzazione, ma credo sia fondamentale anche tenere presente le missioni del Pnrr, in particolare per quanto riguarda la digitalizzazione, l’innovazione e la transizione ecologica“.

La Consulta (vedi foto della riunione di insediamento), organismo di coordinamento e concertazione, è presieduta dall’assessore ed è composta da un rappresentante di ciascuno dei 23 distretti riconosciuti dalla Regione, dal dirigente generale e dal dirigente del servizio “Zes e altri interventi agevolativi” del dipartimento Attività produttive, da un esperto del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del dipartimento della Programmazione. Nel corso dell’incontro è stata anche presentata l’opportunità di essere presenti a Expo Dubai attraverso il “Sicily and more desk”, una struttura pensata dall’assessorato, in collaborazione con la Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti, che per un anno intero promuoverà i distretti produttivi siciliani a Dubai.

Ai primi di ottobre lo stesso assessore Turano ha firmato i decreti di riconoscimento di dieci nuovi distretti. Il riconoscimento dei dieci nuovi distretti produttivi che, sommati ai 13 rinnovati e riconosciuti nel luglio del 2020, fanno salire a 23 i distretti ufficialmente riconosciuti dalla Regione siciliana.

Questi i 10 nuovi distretti: il Distretto delle Ceramiche made in Sicily (Palermo), il Distretto del marmo di Sicilia con sede a Custonaci (Tp), il Distretto del vino di Sicilia e quello Dolce Sicilia, entrambi con sede a Palermo, il Distretto olio extravergine di oliva siciliano e il Distretto olive da tavola siciliane, entrambi a Castelvetrano (Tp), il Distretto laniero siciliano a Cammarata (Ag), per la filiera turistica il Distretto Luxury hospitality (Palermo) e, infine, nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica, il Distretto Sicilia 5.0 con sede a Catania e il Distretto Sicily Valley a Palermo.

I nuovi 10 distretti si sommano ai 13 esistenti distribuiti su tutto il territorio regionale: a Catania il Distretto Agrumi di Sicilia, sempre nella provincia etnea il Distretto del Ficodindia di Sicilia a San Michele di Ganzaria e il distretto della pietra lavica di Belpasso; a Palermo si trovano invece Distretto Meccatronica, il Distretto della moda Mythos e il Distretto nautico del Mediterraneo; nell’elenco ancora il Distretto Pesca e Crescita Blu a Mazara del Vallo; a Ragusa il Distretto orticolo sud-est Sicilia insieme al Distretto Lattiero Caseario; il Distretto Ecodomus specializzato nella filiera edilizia e delle energie rinnovabili a Licata; nel Nisseno, a Mazzarino, il Distretto Frutta secca di Sicilia; ancora il Distretto Filiera delle Carni a Messina; a Siracusa il Distretto ortofrutticolo di qualità. “Il distretto produttivo - sottolinea ancora Turano - è espressione della capacità del sistema delle imprese e delle istituzioni locali di sviluppare una progettualità strategica che riguardi anche la nuova programmazione comunitaria.

Siamo già pronti a stanziare delle risorse per le prime iniziative che discuteremo nella seduta inaugurale della nuova Consulta dei Distretti produttivi, l’organo consultivo che abbiamo riattivato, che si terrà a fine ottobre”.

I distretti produttivi vennero istituiti dalla Regione con l’obiettivo di far lavorare le filiere produttive per sistemi integrati in grado di darsi una programmazione a livello territoriale sostenuti da fondi specifici. Fondamentale per la ripartenza del sistema è stata la revisione delle procedure per i riconoscimenti, messa a punto dagli uffici del dipartimento Attività produttive. Precursore dello strumento dei distretti produttivi in Sicilia fu il mazarese Giovanni Tumbiolo che, studiando l’esperienza di diverse realtà distrettuali del centro-nord, fondò il Distretto Produttivo della Pesca- Cosvap, il cui patto distrettuale fu firmato nel marzo 2006 presso il Comune di Mazara del Vallo, e che successivamente, sposando i principi della blue economy, assunse la denominazione di Distretto della Pesca e Crescita Blu.

Tumbiolo fu presidente del Distretto fino alla sua morte, il 15 giugno 2018; il suo posto venne preso dall’allora vicepresidente Nino Carlino, tutt’ora presidente.

Francesco Mezzapelle