30enne mazarese si suicida impiccandosi sul lungomare San Vito

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
12 Dicembre 2013 07:39
30enne mazarese si suicida impiccandosi  sul lungomare San Vito

Questa mattina la città si è svegliata con la notizia di un'altra tragica morte. Questa volta si tratta di un suicidio di un trentenne mazarese. L'allarme è scattato ieri sera intorno alla mezzanotte quando è arrivata la

segnalazione al 118 ed allo stesso Commissariato circa la presenza di una persona impiccata nel tratto del lungomare San Vito compreso fra il lido Kikis e la vecchia rotonda sul mare. Arrivati sul posto le forze dell'ordine hanno trovato davanti ai loro occhi una scena a dir poco raccapricciante: una corda stretta intorno al palo che sostiene un cestino di rifiuti (vedi foto) e al di là del muretto, sull'arenile, il corpo penzolante di un ragazzo impiccato. In pratica il giovane una volta stretta la corda intorno a quel palo e stretto un cappio intorno al proprio collo si è lanciato oltre il muretto trovando la morte quasi all'istante. Sul posto è intervenuto anche il medico legale per accertare ufficialmente le cause della morte ed il corpo del giovane è stato trasportato presso l'obitorio del cimitero comunale.

Ancora gli uomini del Commissariato di Polizia guidati dal dirigente Carlo Nicotri non possono fornire l'identità del giovane. Secondo quanto appreso da alcuni suoi conoscenti si tratta di Filippo Arena. Il giovane era disoccupato e viveva insieme ai genitori ormai in pensione, il padre era un artigiano. Molto probabilmente il fatto di trovarsi senza lavoro e non avere prospettive circa la possibilità di potersi costruire un futuro insieme alla compagna ha portato il 30enne a compiere l'estremo gesto di suicidarsi.

Questa è l'ennesima tragedia che si registra in Italia nel 2013 dovuta all'imperversante crisi economica che attanaglia un Paese che non offre, almeno attualmente, nessuna prospettiva alle nuove generazioni. Una crisi che ha provocato il più alto tasso di mortalità di imprese del dopoguerra, migliaia di ditte individuali chiuse.

A Mazara del Vallo sempre per motivi economici, il 17 novembre si era suicidato un 61enne imprenditore ittico il quale aveva deciso di farla finita utilizzando dei fustini come zavorra e gettandosi nel porto canale; il cadavere era stato scoperto galleggiante, in un fondale di appena 80 cm, accanto a una piccola imbarcazione da pesca ormeggiata.

12-12-2013 8,30

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