“Una punta di Sal”. I 100 anni del “Circolo Cacciatori” di Mazara

Evento ieri pomeriggio presso il Seminario Vescovile. Il Circolo custode dal 1984 di un importante museo ornitologico

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
24 Marzo 2024 10:24
“Una punta di Sal”. I 100 anni del “Circolo Cacciatori” di Mazara

Ha 100 anni ma non li dimostra. Attrae turisti che vanno via con tante emozioni e molte fotografie. E’ il museo ornitologico di Mazara sorto grazie all’iniziativa del “Circolo Cacciatori” che ieri, nel salone del seminario vescovile di Mazara, ha celebrato i 100 anni della nascita. Si chiamava “Unione Sportiva Cacciatori di Mazara”, poi denominato "Circolo dei Cacciatori", fondato nel 1922 da dieci cittadini, cultori dell'arte venatoria che, inizialmente, venne ubicato nei locali in affitto (oggi sede di un bar) nella centralissima via San Salvatore, alla sua sinistra la facciata della Basilica Cattedrale e alla destra il lungomare Giuseppe Mazzini.

Dal 1984, è anche sede, con il contributo della civica amministrazione, di un importante Museo Ornitologico, meta di migliaia di turisti. Successivamente, nel 2014 il “Circolo Cacciatori” ed il museo ornitologico si è spostato in piazza della Repubblica in locali concessi in comodato d’uso gratuito dall’Amministrazione comunale. Nel salone principale è esposta una collezione tassidermica di circa 400 esemplari di avifauna e di 11 mammiferi. All’interno della struttura è possibile non solo ammirare gli esemplari ma anche ascoltare il canto di circa 270 volatili tramite un apposito totem.

In una apposita vetrina è esposta rara ed antica attrezzatura per la caccia. Quasi tutti gli esemplari sono stati catturati nei diversi habitat del territorio comunale. Sono presenti specie stanziali, migratorie (che nidificano o vi passano l'inverno), specie di passo autunnale e primaverile e qualche specie esotica. La raccolta testimonia la presenza di habitat oggi scomparsi nel territorio e conserva esemplari molto rari, o di particolare interesse scientifico o naturalistico, alcuni estinti o in via di estinzione.

Sono trascorsi 100 anni ma il “Circolo Cacciatori” è ancora giovane anche se frequentato non solo dagli appassionati della caccia ma anche da professionisti e da pensionati che vi trascorrono il loto tempo raccontando il passato ed il presente. I 100 anni sono stati raccontati, ieri pomeriggio nel corso di un incontro presso la sala conferenze del Seminario Vescovile, dal presidente Franco Adamo che ha ricordato la nascita del Circolo con tanti aneddoti e personaggi, dall’architetto Silvio Manzo che ha tracciato la storia della caccia nei secoli e da Bruno Massa, docente della Facoltà di Agraria nell’Università di Palermo ed esperto di ornitologia (in foto da sx Silvio Manzo, Franco Adamo e Bruno Massa).

Il museo – ha detto il prof. Massa- è una delle belle realtà della Sicilia e dell’Italia meridionale”. Il professore Massa, che ha molti amici in città, ha visitato diverse volte il Museo e sabato sera si è ancora una volta complimentato per la qualità e quantità dei reperti tassidermici custoditi nel museo. Alcuni anni fa il Museo ha ricevuto diverse donazioni. Sono arrivati, tra le altre, 130 uccelli da Valderice che erano stati abbandonati in strada.

Il tribunale ha deciso di trasferirli proprio al Museo di Mazara che li ha impagliati e oggi sono esposti nelle vetrine. Tra le rarità presenti c’è anche un mustiolo, uno dei più piccoli mammiferi al mondo ma anche un pollo sultano, tre esemplari di succiacapre, uno storno albino, una gemettatigrina che fu recuperata oltre sessant'anni fa perché fuggita da un circo equestre, gufi. Un grosso esemplare di grifone, un'aquila, cicogne bianche e nere, un tordo dorato e poi vari fenicotteri, cigni e gavina.

Si possono ammirare alcuni mammiferi e, principalmente, 366 uccelli imbalsamati, alcuni dei quali anche rari, che sono stati catalogati con l'apposizione della denominazione italiana e latina e sono inclusi in un volume che è stato stampato per l’occasione. Tante le particolarità: una piccola vetrina è anche dedicata ai cimeli dei cacciatori: dai contenitori per le polvere da sparo all'attrezzatura necessaria per comporre le cartucce. Ma ci sono anche pezzi in legno di fucile, il contenitore in rami secchi d'uva porta furetto e alcune riviste di caccia degli anni 60/70.

Il Museo è sorto formalmente per mezzo di una delibera del Comune di Mazara, la numero 2168 del 15 novembre 1984, e per una successiva convenzione stipulata con l'Unione Cacciatori di Mazara, approvata il 17 dicembre 1985. Viene visitato da molti turisti che restano affascinati dalle tante vetrine in cui sono esposti uccelli e mammiferi, alcuni rari. L’ingresso è gratuito tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 16 alle 20.Per il Circolo ed i suoi soci, sabato sera è stata una grande festa.

Salvatore Giacalone

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza