Vito Ballatore interroga il sindaco Cristaldi su tariffe e tributi 2013

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Novembre 2013 09:30
Vito Ballatore interroga il sindaco Cristaldi su tariffe e tributi 2013

Sign. Presidente del Consiglio comunaleSign. SindacoCon una tempistica senza precedenti in materia, il sindaco ha deliberato variazioni delle tariffe acquedotto e del canone fognature, nonché delle aliquote Imu e della Tia a valere sull'anno 2013, tutte adottate con proprie determinazioni, rispettivamente, n. 208/2013, n 209/2013

e 210/2013.Le motivazioni addotte per giustificare l'adozione dei provvedimenti sindacali n.208/2013 e n.209/2013 sono solo e soltanto quelle derivanti dalla drastica riduzione dei trasferimenti erariali; motivazione che giustifica, in ogni caso, l'emanazione in parola.Per quanto concerne, invece, la determinazione sindacale n.210 che riguarda l'approvazione della tariffa/tributo Tia per l'anno 2013 è del tutto evidente che è palesemente illegittima non perché è "carente", ma priva di alcuna "motivazione" che ne giustifichi l'adozione, appunto, l'adozione. C'è il richiamo alla normativa di settore che da facoltà ala sindaco di determinare i costi del servizio e le relative tariffe sulla base dei criteri previsti ed applicati per l'anno 2012 con riferimento al regime di prelievo in vigore in tale anno, senza però addurre a suffragarne l'adozione.

Vede presidente, la facoltà di cui sto parlando, di cui parla la legge è riferita ad una situazione giuridica soggettiva, in questo caso del "soggetto sindaco" che può adottare un determinato comportamento consentito dalla norma. Ora, la facoltà di tenere quel comportamento è l'opposto del "dovere" o "dell'obbligo" di non tenere quel comportamento che si ha facoltà di tenere è "lecito".Questo per dire che se il sindaco lecitamente ha adottato la determinazione sindacale n.210 perché la norma d'azione ne prevede la "facoltà", tuttavia detto provvedimento è illegittimo perché non rispetta le condizioni previste dalla legge e, come tale, risulta ingiusto e irragionevole nei confronti dei soggetti su cui ha refluenza, ovvero sui cittadini.

Mi riferisco, in particolare, all'esercizio della facoltà che la legge assegna al sindaco e che non va esercitata in via arbitraria, illogica, irrazionale, immotivata, ma secondo criteri del buon senso, del buon padre di famiglia, ovvero secondo le regole basilari della giustizia e della ragionevolezza che mancano assolutamente nella determinazione n. 210.

Oltretutto, presidente, non è stato allegato alcun prospetto di analisi contabile relativa al regione del prelievo del decorso anno 2012 per la fattispecie che dimostri, comparativamente (es. tra costi e ricavi), la necessità dell'incremento tariffario a carico dei cittadini mazaresi senza che a questi sia data la giusta contezza dell'aumento della Tia e, insomma del perché devono pagare di più.Ma entriamo più in dettaglio. Nel provvedimento sindacale n. 208 che riguarda l'incremento della tariffa dell'acquedotto e del canone fognatura, il sindaco procede ad un incremento tale che assicura la copertura del costo del servizio per il 97, 84%.

A parte il fatto che tale percentuale non discende da una norma, pare che il 97,84% scaturisca, così come si desume dalla lettura dell'atto deliberativo (certamente non c'è scritto), da un conteggio fatto a tavolino secondo cui occorre introitare, recuperare, prelevare, non so come dirlo più chiaramente, un incasso di euro 1.624.352,00.

Quindi, per il sindaco, la priorità è il gettito e non le tasche dei cittadini mazaresi in questo periodo così lungo di gravi difficoltà economico-finanziarie; è aumentare gli introiti e non assicurare il miglioramento del servizio. A comprova si rappresenta che all'interno del provvedimento non c'è alcun prospetto che consenta di confrontare almeno l'ultimo biennio per valutare le entrate pagate dai cittadini e la copertura dei costi del servizio; si parla solo di usi civici e di metri cubi. D'altro canto, appunto, e questo è sotto gli occhi di tutti, il sindaco, come dicevo prima, non ha migliorato in alcun modo il servizio stante che l'acqua potabile continua ad avere i problemi che tutti quanti conosciamo in materia di inquinamento (qualche pozzo si trova vicino a qualche discarica) e, in particolare, di nitrati (vedi quartiere Trasmazzaro).

Per quanto riguarda l'Imu, e mi riferisco alla determina sindacale n. 209, l'aliquota relativa ad altri immobili è stata aumentata dallo 0,84% al 1,01%. Ma anche qui nulla è dato sapere; per es. qual è stato il gettito dell'anno precedente e quale sarà, in via previsionale, quello del 2014; qual è l'effettivo incremento in euro, e, soprattutto, non è chiaro qual è il motivo, al di là dei mancati trasferimenti, che giustifica il prelievo dalle tasche dei cittadini.

Un'altra domanda, infine. Ma di tutti questi prelievi, al di là della copertura dei costi di servizio (fognatura e depurazione) è possibile quantificarli, distintamente per categoria d'introito, seppure in via presuntiva? E' possibile capire quanti soldi il sindaco di Mazara del vallo si prefigge di prelevare dalle tasche dai cittadini per l'anno 2013 e soprattutto l'uso che ne farà nel 2014? Ma come si giustifica tutto questo prelievo, che il sindaco si guarda bene da indicare, se durante la recente discussione del consuntivo 2012 è emerso che l'imposizione fiscale a carico dei cittadini mazaresi per l'anno scorso ha raggiunto e superato i quattro milioni di euro? Basta leggere il relativo verbale e questo verrà facilmente fuori.

M auna sana gestione di questo surplus di tasse prelevate dalle tasche di tutti i cittadini mazaresi nell'anno 2012 non dovevano evitare questa ulteriore stangata a carico delle famiglie. All'aumento delle tasse dell'anno scorso aggiunge questo nuovo aumento. Tanto premesso,Si interrogail sindaco per avere una risposta dettagliata a tutti gli interrogativi fin qui posti con l'urgenza che il caso richiede.

Il consigliere comunaleVito Ballatore

29-11-2013 10,30

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