“Villaggio Pescatori”. I residenti scrivono al Sindaco e chiedono la disinfestazione del quartiere

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Luglio 2014 12:46
“Villaggio Pescatori”. I residenti scrivono al Sindaco e chiedono la disinfestazione del quartiere

I residenti del "Villaggio Pescatori", nel popoloso quartiere mazarese "Trasmazaro", sono stanchi del degrado e delle carenze igienico-sanitarie legate al quartiere dove abitano,

così decidono di scrivere una lettera al Sindaco di Mazara ed a tutta l'Amministrazione comunale.

"Da diverse stagioni estive - si legge nella lettera - ci ritroviamo a dover convivere con una situazione igienica alquanto precaria. In quanto, con l'innalzamento delle temperature, aumenta in modo vertiginoso la presenza di sgradevoli e poco salubri insetti quali formiche, zanzare, scorpioni, topi e soprattutto, ed in modo oseremo dire allarmante, blatte o comunemente detti scarafaggi".

"Il fenomeno sarà sicuramente ampliato dai problemi che il quartiere ha con il sistema fognario (inesistente). Gli stessi sono enormemente vissuti durante la giornata, soprattutto da bambini e ragazzi che giocano nelle piazze e che si trovano, malgrado loro, a dover convivere con la situazione descritta. Infine - conclude la lettera - chiediamo l'intervento dell'Amministrazione, sempre pronta ad ascoltare la voce del cittadino, per una pronta ed immediata disinfestazione di tutto l'intero quartiere".

Il Villaggio dei Pescatori s'iniziò a costruirlo alla fine degli Anni Cinquanta, per risolvere le povere condizioni di vita dei pescatori di Mazara del Vallo. Allora la maggior parte delle abitazioni dei pescatori mazaresi si concentravano nei cortili di "lu Picu" e "la Pilazza", all'interno della Casbah, facilmente raggiungibili da Piazza Regina; i vecchi quartieri avevano bisogno di un risanamento. Fu così che si volle creare un nuovo quartiere dei pescatori. Ma il Villaggio fu costruito in un luogo, a quel tempo, poco agevole, lontano dal centro abitato, a destra del fiume Mazaro, quasi sul mare.

Per circa tre anni il quartiere rimase disabitato, privo di strade e servizi essenziali. Pochissimi lavoratori del mare si sistemarono in quegli alloggi, anche per l'esosità dei canoni d'affitto previsti dal bando di assegnazione; molti pescatori rimasero nel cuore della vecchia città. Così andò a finire che quelli che si sistemarono nel Villaggio appartenevano alle più svariate categorie.

Lo scorso anno l'Amministrazione comunale ha disposto delle somme urgenti per risolvere il problema della riparazione di una condotta fognaria delle acque reflue, che causava gravi disagi di carattere igienico-sanitario agli abitanti del Villaggio.Lo scorso marzo invece è stato messo in campo un progetto legato alla politica di recupero dei quartieri, con lavori di sistemazione della pavimentazione e dell'illuminazione nonché opere di arredo urbano (sculture in ferro colorate), affidate all'artista mazarese Emmanuele Lombardo, e di sistemazione delle strade collaterali. In quell'occasione il Sindaco Cristaldi, oggi riconfermato, dichiarò: "Il Villaggio Pescatori era completamente abbandonato e grazie all'opera della mia amministrazione è tornato a vivere con una serie di servizi essenziali che hanno reso la zona più gradevole".

Si è trattato comunque di azioni isolate rispetto ad una logica progettuale che interessi il risanamento dell'intero quartiere - hanno criticato più volte i residenti. "E' un quartiere abbandonato a se stesso ed in condizioni poco dignitose, i cittadini residenti lamentano carenze igienico-sanitarie ed è necessaria un'azione di bonifica e di derattizzazione dell'area".

Vincenzo De Santi

04/07/14  14,45

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