Varato il peschereccio (ristrutturato) “Aliseo”:

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Luglio 2013 13:29
Varato il peschereccio (ristrutturato) “Aliseo”:

Cerimonia in pompa magna questa mattina presso il cantiere Mecanav per il varo del peschereccio "Aliseo"; un peschereccio di 35 metri e con un peso di 225 tonnellate, ristrutturato con un investimento da 700mila euro circa. Proprietaria del peschereccio è la società mazarese

"Gilias" che non è altro che l'acronimo di Giacalone, Lisma ed Asaro quest'ultimi erano già proprietari del peschereccio che quando fu varato per la prima volta nel 1982 rappresentava il mezzo più all'avanguardia della marineria mazarese. Esso fu costruito, nel blasonato cantiere "Mario Morini" di Ancona, per volontà dei fratelli Pino e Paolo Lisma che gestivano quella che per alcuni decenni è stata la più importante società armatoriale mazarese; grande commozione ieri mattina da parte di Francesca Gianformaggio, moglie di Pino Lisma, e di Nicola Lisma, figlio di Paolo.

Commozione evidente da parte di Giampiero Giacalone, ex consigliere provinciale, che insieme al fratello Giuseppe ha acquisito il 50% della proprietà del motopesca; il comandante del motopesca è il 25enne Giacomo Giacalone, figlio di Giuseppe, che fin dall'età di 15 anni orbita nell'attività imprenditoriale della famiglia che da tre generazioni è impegnata nel settore della pesca.

Ad inaugurare il varo, con la tradizionale rottura della bottiglia sulla prua del motopesca, è stato lo stesso presidente della Regione Rosario Crocetta, insieme al piccolo Gabriele Giacalone, figlio di Giampiero, ed a un marittimo ghanese. Crocetta ha parlato dei problemi e delle prospettive della pesca siciliana. "Il varo di un nuovo peschereccio deve dare nuova speranza al settore: non c'è Ue che possa distruggere la pesca mazarese. Quando l'Ue ci propone norme irrealistiche rispetto alla nostra cultura della pesca –ha sottolineato- provoca danni terribili.

Ad esempio vedi il fermo biologico, a cosa serve se non fanno lo stesso in Tunisia, Libia ed Egitto, i cui pescherecci lavorano negli stessi mari? E senza avere gli stessi costi, vedi gasolio e lavoro, praticando una pesca selvaggia?" Crocetta ha tirato in ballo il governo nazionale: "da un lato –ha spiegato il presidente della Regione- lo stato ci dà un milione di euro per le imprese ma dall'altro ci chiede di aumentare l'Irpef, allora a questo punto basterebbe che tassasse direttamente le imprese, no? Non capisco ma voglio intraprendere un nuovo confronto per far capire che la pesca siciliana è un terzo di quella nazionale, e Mazara del Vallo rappresenta il 70% della pesca siciliana.

Credo che il nuovo ministro De Girolamo sia più attenta rispetto a chi l'ha preceduta; altra questione è quella relativa alla imperversante burocrazia, per non parlare delle banche che non danno più credito. Ho diffidato sia l'Ue che il Governo nazionale -ha concluso- presentare piani per la pesca siciliana senza che essi siano ratificati dal nostro governo regionale".

A Crocetta si è rivolto il sindaco Nicola Cristaldi anch'egli presente (vedi la foto) chiedendo un intervento per accelerare l'iter della gara di appalto per il dragaggio del porto canale, non più navigabile, e per il quale il Comune avrebbe ricevuto 2.100mila euro di finanziamento. Cristaldi ha parlato della necessità di trasformare e riqualificare l'area portuale ("è stata abbandonata negli ultimi decenni") allocando la pesca industriale tutta nel porto nuovo, e la pesca artigianale e la diportistica nel porto canale; inoltre ha assicurato la conclusione dell'iter per l'apertura del mercato agroalimentare nel piazzale del porto nuovo (nella struttura destinata originariamente al solo mercato ittico) dopo l'affitto all'asta dei box interni agli operatori.

Infine il primo cittadino si è complimentato con Giampiero Giacalone (già da alcuni mesi si parla di un accordo elettorale in chiave Amministrative fra i due): "è un segnale di grande ottimismo per il settore questo varo, potrebbe rappresentare un'inversione di tendenza ed un segnale alla politica, a molti livelli, che guarda alle demolizioni come unica risorsa per risollevare il settore. Anche il fermo biologico così come attuato -ha concluso Cristaldi- è da considerarsi un mero sostegno economico che uno strumento per la salvaguardia del patrimonio ittico".

Alla cerimonia è intervenuta anche l'assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, la quale ha sottolineato l'importanza di potere rilanciare, a partire da Mazara del Vallo, il "pescaturismo" ed ha ribadito la sua contrarietà al progetto di parco elico off-shore a due miglia nelle acque antistanti Petrosino e Mazara del Vallo.

 

27-07-2013

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