Valderice: a Bonagia la festa del Santissimo Crocifisso

Redazione Prima Pagina Mazara
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19 Luglio 2019 11:54
Valderice: a Bonagia la festa del Santissimo Crocifisso

La terza domenica di luglio si tengono i festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso a Bonagia, frazione marinara di Valderice. Questa sera la processione del simulacro dalla cappella della Tonnara fino alla chiesa. Di seguito il programma dei festeggiamenti ed una nota a cura del parroco don Nicola Rach: Venerdì 19 Luglio Ore 21:00 Processione del SS. Crocifisso: Molo della Tonnara: quadro pirotecnico e trasporto del simulacro del SS. Crocifisso con fiaccolata DALLA CAPPELLA DELLA TONNARA  -  PIAZZETTA TONNARA - VIA LUNGOMARE - STR.

PROV. BONAGIA/PIZZOLUNGO-CAPPELLA DEL CROCIFISSELLO - STR. PROV. BONAGIA - VIA ASMARA -CHIESA (A SEGUIRE LA CELEBRAZIONE DELLA SANTA MESSA E AL TERMINE BENEDIZIONE DEI PANI DEL SS. CROCIFISSO) Sabato 20 Luglio Ore 18:30 S.Rosario (Misteri della Gioia) Ore 19:00 Celebrazione S.Messa Domenica 21 Luglio Ore 8:00 Giro bandistico per le vie di Bonagia Ore 11:00 S.Messa Ore 19:00 Celebrazione S.Messa Ore 20:00 Processione del SS. Crocifisso: VIA ASMARA - VIA LOCOSECCO - VIA CROCIFISSELLO - INCROCIO VIA ETTORE - RITORNO PER VIA GROTTA PERCIATA - VIA DIDONE - VIA ELENA - VIA ASMARA - VIA ENEA - VIA AMERIGO VESPUCCI - VIA DEL PERO - VIA TONNARA - PIAZZETTA TONNARA - RIENTRO DEL SIMULACRO NELLA CAPPELLA DELLA TONNARA Ore 22:00 Fuochi d’artificio CENNI STORICI SUL SS.

CROCIFISSO DI BONAGIA Il SS. Crocifisso venerato e portato in processione nel mese di Luglio è opera di un non noto artigiano locale vissuto nel XVII secolo. Secondo il racconto di alcuni anziani Bonagioti, nel XIX secolo il simulacro del Crocifisso veniva custodito in una edicola votiva nella contrada Loco Secco, ed aveva come unico e assiduo devoto un contadino, di nome Vito Iovino, detto “ u russu” ( il rosso) a causa del colore dei  suoi capelli,  il quale non faceva mai mancare un lumino ed un fiore fresco ai piedi del Crocifisso, forse per una grazia ricevuta.

Un giorno a causa di un fortissimo temporale la cappella che custodiva il Crocifisso crollò e Vito Iovino preso da cristiana pietà raccolse da terra il simulacro, lo pulì, lo asciugò perbene con uno straccio che teneva nella bisaccia e se lo portò a casa ed allestì un piccolo altare dove ripose il Crocifisso. I vicini lo spiavano e si accorgevano quando Vito era a casa dal lumino acceso. Innalzava continue suppliche al Signore per il suo unico figlio che, per rispetto del defunto nonno, gli aveva dato il nome di Ciccio Paolo e che lo voleva preservato dai pericoli soprattutto da quelli della prima guerra mondiale (1915 - 1918) da poco scoppiata.

Gli anni trascorsero, quando all’improvviso Ciccio Paolo si ammalò gravemente ed in seguito morì. Afflitto da profondo dolore per la morte immatura dell’amato figlio, Vito si convinse che la causa della sua disgrazia era il Cristo che custodiva nell’altare costruitogli anni prima, reo di avere lasciato inevase le sue quotidiane preghiere. In preda alla rabbia prese il Crocifisso, aprì la porta e violentemente (per fortuna senza danni) lo getto fuori di casa, come qualcosa di inservibile… Sgomenta per l’accaduto la gente di Loco Secco informò subito Nino Iovino, fratello di Vito, che per riparare all’insano gesto del fratello raccolse dalla strada il Crocifisso e lo portò a piedi fino al baglio della Tonnara di Bonagia.

Saroro Renda, l’anziano Rais (capo dei tonnaroti) prese in consegna il Crocifisso e lo adagiò dentro la cappella della Tonnara a fianco a S. Antonino il cui culto era quello di protettore dei Tonnaroti la cui statua è ancora conservata nella Cappella della Tonnara e che veniva portato in processione durante la    tredicina sulle barche, a mare, per propiziare una buona pesca. L’attuale Cappella della tonnara è stata edificata nel 1749 dall’architetto Biagio Amico al cui, Antonio Stella, Marchese di Montagna Grande e Barone di Bonagia diede l’incarico di costruire.

Al Crocifisso Bonagia dedicò un culto tutto particolare diventando il Santo Patrono della contrada. L’anziano Rais chiese a mastru Sarino Polizzi all’allora mastro marina (colui che costruiva le barche) di realizzare una vara per trasportare il Crocifisso in processione, era circa l’anno 1940. Ogni anno il giorno dell’Ascensione Bonagia si vestiva a festa, era consuetudine per uomini e animali, fare  un bagno rituale, perché si credeva che in quel giorno le acque del mare erano benedette da Dio e avessero la virtù di preservare e guarire le malattie.

La giornata era poi dedicata ai divertimenti si portava il Crocifisso in processione e si tenevano i giochi classici “a cursa u saccu“ (la corsa con i sacchi) e “u jocu antinna“, una sorta di palo della cuccagna ma posto in orizzontale su una barca di tonnara abbondantemente cosparso di sapone molle che si doveva percorrere a piedi nudi per prendere la bandiera all’estremità. Dal 1985 al 1994 il SS. Crocifisso venne accolto nella Parrocchia di S. Alberto, a causa dei restauri dell’antico baglio e della Cappella per assumere l’aspetto attuale e a partire dal 1986 per volontà del Vescovo di  Trapani Mons.

Emanuele Romano la processione ebbe luogo la terza Domenica di Luglio. Nella processione del 1994 il SS. Crocifisso uscì dalla Parrocchia di S.Alberto per rientrare definitivamente nella cappella ristrutturata della Tonnara. Per incrementare il culto a Gesù Crocifisso, il Sac. Nicola Rach Parroco di Bonagia insieme al suo comitato per i festeggiamenti, promosse che, dal tardo pomeriggio di Venerdì 19 Luglio 2002 e per tutti i Venerdì precedenti la III Domenica di Luglio fosse effettuato il 1° trasporto del Simulacro dalla Cappella della Tonnara alla Parrocchia di S.

Alberto per rimanervi fino alla conclusione della S. Messa vespertina di Domenica 21 Luglio 2002 (III Domenica di Luglio) seguita da una lunga e partecipata processione fino alla Cappella della Tonnara. Da Venerdì 15 Luglio 2005 la processione è accompagnata anche da una fiaccolata di devoti locali e turisti.

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