Una specie “protetta”: il randagio mazarese

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Luglio 2013 06:45
Una specie “protetta”: il randagio mazarese

Li vedi tutto l'anno nel territorio mazarese, preferiscono sempre più addentrarsi nel centro storico della città, d'estate invece amano trasferirsi nelle zone di villeggiatura, a Tonnarella, San Vito e Bocca Arena, a fare spesso "compagnia" nelle spiagge ai bagnanti

"sorpresi" della loro presenza. Sempre meno sociopatici ma poco socievoli, a volte invece si mostrano quasi aggressivi. Sono questi i cani randagi di Mazara del Vallo, suddivisi in orde, probabilmente vi è anche un capo, ma questo a noi cittadini mazaresi non è consentito sapere; certamente, ed in questo ha ragione il sindaco Nicola Cristaldi che ama ripeterlo ogni qualvolta si parla di randagismo, anche loro hanno un diritto di cittadinanza. Certo rimane molto difficile immaginarlo quando un gruppetto di randagi disturba la tintarella di due ragazze danesi presso la futura "spiaggia in città", chissà anche loro sono attratti dal fascino della bellezza nordica; ma forse allora sarebbe il caso di intervenire?

Non sono pochi i cittadini che cominciano ad interrogarsi sulla possibilità di intervento di operatori del canile Ricara di Caltanissetta al quale il Comune paga, ormai da 12 anni ed annualmente 200.000 euro circa per l'affidamento di cani randagi. Un'autovettura due volte a settimana viene, almeno dovrebbe, a Mazara a "prelevare" quei due o tre cani che sono stati segnalati dai cittadini come cani mordaci o pericolosi e li porta a Caltanissetta, dove sono mantenuti a spese della nostra amministrazione per una cifra di circa 3,50 euro al giorno. Bisogna combattere l'abbandono anche questo contribuirà ad eliminare il fenomeno imperversante del randagismo in città. Non basta la presenza di alcuni volontari animalisti ci sono molti cani per strada, spesso denutriti, malati o feriti, abbandonati a se stessi.

Dal 2011 è già pronto il canile comunale di contrada Affacciata, adibito però a rifugio sanitario, interamente costruito ma mai aperto, che dovrebbe ospitare circa 70 cani. Ancora, purtroppo non vi è nessun segno di apertura della struttura, che, ci dicono ogni volta, viene rimandata o per gare d'appalto andate a vuoto, o per blocchi burocratici dalle Asl provinciali o dalla Regione. Nessuna ditta infatti ha risposto al bando di gara "a procedura aperta" indetto dal comune nel 2011 di appalto per la gestione triennale del nuovo canile comunale di via Ballatore, in c/da Affacciata. Probabilmente è stata giudicato eccessivo l'importo a base d'asta per l'aggiudicazione del servizio, cioè 211.000 euro; pertanto l'Amministrazione comunale ha deciso di gestire il servizio "in house".

 

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