Ultime della sera: “Un sole che è… sorge !”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Novembre 2020 18:29
Ultime della sera: “Un sole che è… sorge !”

Ero da poco sbarcato a Palermo in quell’estate del 1987 e stavo riorganizzando la mia vita in un contesto difficile nel quale non ero abituato a stare. Indirizzato da raffinati ispiratori, decisi di imbarcarmi nell’avventura del Centro Arrupe dove si respirava aria nuova, aria di quella “primavera” che tanti auspicavano ma che tutti sapevamo essere molto difficile da realizzare. Qualcosa però stava realmente cambiando: le indagini di Falcone e Borsellino stavano cominciando a portare i risultati seppure seguiti dalla perdita di tanti validi servitori dello Stato che hanno rappresentato il fio da pagare per un cambiamento di registro.

Dal 1985 era in carica il giovane sindaco Leoluca Orlando al suo primo mandato e da lui erano cominciati ad arrivare forti segnali in controtendenza con i suoi predecessori che si erano esclusivamente preoccupati di depredare e affondare la città. Sempre nel 1985 era arrivato a Palermo il Padre Gesuita Bartolomeo Sorge a sostenere le idee e le velleità di un forte cambiamento e dalla sua mente era nata la prima scuola di formazione politica. Padre Sorge vantava lunghi anni al centro del pensiero culturale e religioso dell’Italia cattolica attraverso la direzione della pregiata rivista “Civiltà Cattolica” dove scorreva il pensiero progressista di una chiesa in forte tensione dopo la celebrazione del Concilio Vaticano.

Del resto a Palermo dal 1919 i Gesuiti si occupano di formazione delle classi dirigenti attraverso l’Istituto Gonzaga. Padre Sorge era stato al fianco di Papa Paolo VI essendo l’ispiratore del primo convegno ecclesiastico su “Evangelizzazione e Promozione umana e collaborando alla stesura di diversi documenti pontifici. Il suo obiettivo era quello di rifondare la Democrazia Cristiana partendo dalla realtà forse più difficile e periferica della grande “balena bianca”: la Sicilia della quale vantava origini e Palermo in particolare dove avevano sede i principali esponenti locali (e che esponenti !!!).

In quella scuola non abbiamo avvertito nessuna pressione verso la D.C.; abbiamo invece respirato grandi lezioni di cultura e grandi ispirazioni su argomenti importanti trattati in maniera innovativa e lungimirante in un contesto reale dove il quotidiano era costantemente insidiato dall’assenza dello stato e dalla prepotenza dell’illegalità. Le nostre lezioni erano accompagnate dal rumore delle sirene delle scorte di Orlando, del Giudice Alfonsino Giordano (presidente al maxi-processo) delle auto blu del prof.

Salvatore Butera; o dalla vista dei cancelli del Centro Arrupe dove stazionava fisso il blindato dell’esercito. Ma queste situazioni non hanno mai intimorito nè limitato il ritmo degli insegnamenti dei padri gesuiti Sorge, Pintacuda, Cultrera, Carrara e Impastato che con dedizione e forza hanno trasmesso “valori” alle varie e numerose classi dei nostri corsi. Non ne hanno mai incrinato la severa e austera “qualità” perché ad essa occorreva puntare e tornare. Con difficoltà si seguiva il ritmo e soprattutto la “sostanza” del contenuto delle lezioni.

Cosa ne sia stato di quei ragazzi non saprei dirvelo ma in ognuno di noi è stato gettato tanto seme di legalità e progresso che ha contribuito a segnare le nostre vite. Padre Sorge ci ha lasciati il 2 novembre scorso e in questi ultimi anni della sua vita è stato fortemente al fianco del Papa gesuita Francesco sostenendolo nel suo quotidiano e difficile sforzo di amministrare e indirizzare la Santa Chiesa. Penso che Palermo non ringrazierà mai abbastanza questo grande sacerdote e i suoi confratelli per come si sono spesi nel contribuire a far cambiare il contesto.

Se Falcone e Borsellino sono riusciti a scrivere storiche pagine è stato anche grazie al contributo culturale che altre vive e forti realtà hanno immesso tra la gente e per come hanno contribuito ad illuminare l’intero scenario politico; un vero “SOLE” che “SORGE”. Grazie Bartolomeo, sorga ancora la speranza attraverso quanto hai seminato! Grazie Padre Sorge, dalla tribuna del cielo ispira i consessi politici a guardare al bene e all’interesse comune. Vi lascio con una piccola “pillola” che lo riguarda: Un uomo preoccupato per quello che stava succedendo a Palermo gli ha chiesto: <<Padre, di che morte moriremo?>>.

La sua risposta: <<Pensiamo piuttosto a che vita dobbiamo vivere…>>.   Mare CALMO

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