Ultime della sera: “Sapienza irlandese”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Agosto 2020 18:08
Ultime della sera: “Sapienza irlandese”

Carpito sulla spiaggia da un’insolita malinconia, ho provato ad utilizzare questo sentimento a mio favore per effettuare una ricognizione del mondo a me vicino attuando una specie di estraneazione da cose e persone. Ho cercato allora di spegnere alcuni dei circuiti che influenzano la mente (parola, ascolto e situazioni) concentrandomi su immagini, sensazioni, movimenti, odori, che di solito sono elementi complementari ai primi attuando un rallentamento percettivo delle situazioni. Per quanto ovvio questa non è una facile operazione ma nella situazione che vi ho descritto è come fossi riuscito a pensare a me senza chiudere i canali sensoriali ma solo effettuando una schermatura non contaminante verso il mondo circostante.

Molto spesso siamo infatti coinvolti da quanto attorno ci accade e sovente cerchiamo di cogliere anche situazioni, vicende, discorsi e visioni che non ci appartengono un po’ per passare il tempo ma anche per curiosità o pettegolezzo. Non ci preoccupiamo invece di quello che abbiamo dentro, di un maggiore benessere personale interno e neppure di come tutto questo puo’ essere colto da chi ci è vicino. Ebbene questo esercizio sensoriale mi ha lasciato ottime sensazioni cogliendo il vantaggio della “lentezza” e cercando di confinare gli effetti provocati da eccessive elaborazioni mentali.

Il mondo ha sì continuato a scorrermi intorno con tutte le sue questioni e vicende circostanti ma esse non mi hanno contaminato e neppure interessato. Seppure lo sforzo fatto non è durato a lungo, ho avvertito un diffuso benessere interno e ho dovuto compiere qualche piccolo sforzo per reinserirmi nel contesto. Quanto vi ho descritto non so dirvi se faccia parte di collaudate tecniche di tipo scientifico ma è stato per me un esercizio volto a rientrare dentro di me e nel mio essere liberandomi di qualche “tossina” che spesso non mi fa essere quello che vorrei.

Un piccolo sforzo per ritrovarmi e per cercare di avvicinarmi ad una purezza di sensazioni non facilmente verificabili a “cose normali”. Riappropriarci di noi stessi è il vero sforzo che ci dobbiamo proporre. Seppure integrati nel mondo e nelle relazioni delle quali non possiamo fare a meno, è opportuno disintossicarsi periodicamente e librarsi in un piccolo ma proprio contesto per tornare all’essenza di quello che siamo purificando mente, pensieri e cuore. Rivedersi dentro; rientrare in noi ci è certamente utile ma l’effetto benefico arriverà anche a quanti ci sono vicini.

Per concludere cercando di rendere più efficace la mia riflessione, faccio mio qualche passaggio del Cardinale Ravasi nel suo “Breviario laico”: “Trova il tempo di riflettere: è la fonte della forza. Trova il tempo di giocare: è il segreto della giovinezza. Trova il tempo di leggere: è la base del sapere. Trova il tempo di essere gentile: è la strada della felicità. Trova il tempo di sognare: è il sentiero che porta alle stelle. Trova il tempo di amare: è la vera gioia di vivere.

Trova il tempo d’essere felice: è la musica dell’anima. L’invito è appunto quello a «ritrovare il tempo». Ossia essere capaci di delimitare, in mezzo al flusso frenetico delle cose oppure nell’inerzia di chi lascia scorrere le ore senza contenuto, una sorta di oasi per riflettere, per leggere, per dire una parola calorosa e saporosa all’altro, per stabilire legami di amore e di amicizia, per gustare la serenità e la pace, per ascoltare la musica. E, perché no?, anche per giocare, sognare, canterellare.

Sembrano cose ovvie e fin banali; eppure ne stiamo perdendo il senso e il piacere, divenendo sbrigativi e arcigni”. Mare Calmo

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