Ultime della sera: “Protestantesimo”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Gennaio 2021 20:28
Ultime della sera: “Protestantesimo”

di Danilo MARINO Chiunque abbia visto il film ‘Il testimone’ sarà rimasto colpito non tanto dall’intreccio poliziesco, in realtà deboluccio, bensì dall’ambientazione, tutta racchiusa in una comunità Amish della Pennsylvania. Si tratta, come tutti voi ricordate, di persone, appartenenti ad una confessione religiosa cristiana protestante-calvinista, che hanno scelto di vivere secondo una rigida disciplina comunitaria, che esclude qualunque ricorso a dispositivi od utilità moderne, considerati ‘futili’ dal bottone (!) alla TV; non usano l’elettricità né l’automobile, ma non disdegnano il ricorso a mezzi motorizzati ove ritenuto preferibile in funzione di uno scopo importante che interessi la comunità, ad esempio uno scavo od un pozzo da realizzare urgentemente: in tal caso, ricorrono però al noleggio.

Lo stesso per la medicina: in caso di gravi patologie il membro della comunità viene senz’altro accompagnato al moderno ospedale più vicino; altrimenti ricorrono a medicamenti di fattura tradizionale. Pacifisti e non violenti, il loro sistema sanzionatorio ricorda (o magari è vero il reciproco!) quello in vigore sui campi di calcio: doppio grado di ammonimento, prima privato a cura del capo famiglia (indiscutibilmente il pater familias) fino al bando dalla comunità; tuttavia ammettono le pene corporali nel, diciamo così, percorso educativo per i minori.

Esclusivamente agricoltori, artigiani ed allevatori, non sono comunisti, ma praticano diverse forme di solidarietà e mutualità: è prassi contribuire tutti per spese mediche particolarmente costose per gravi malattie che colpiscano un membro della comunità, nonché tradizione intervenire tutti per dotare una giovane coppia convolata a nozze di un bene patrimoniale: in quella che, per me, è la sequenza più riuscita del film, si assiste alla costruzione di un fienile, cui collabora anche Harrison Ford, che interpreta un detective ignaro di tutto, perché ospite forzato della Comunità, cui, alla fine della giornata, saranno presentati due sposini con queste parole: “il fienile che hai contribuito a costruire oggi appartiene a loro!”.

Già, il film, che prese 2 Oscar tra cui quello, meritatissimo per la miglior sceneggiatura, uno dei primi successi di Ford e della bellissima Kelly Mc Gillis, che, fasciata nel castigatissimo abito tradizionale amish, completo di regolamentare cuffia bianca (essendo stata sposata, mentre le nubili la indossano nera) riuscirà lo stesso a manifestare tutta la sensualità di cui era capace, ed anche di più. DI più rispetto a cosa? Beh, rispetto a quella da lei mostrata in un altro film, girato lo stesso anno, Top Gun, ove interpreta un’improbabile analista militare, per come improbabile può essere una testa d’uovo del Pentagono montata su un corpo da maggiorata, e che farà perdere la testa a Tom Cruise.

Ma la candidatura per il Golden globe di quell’anno la Mc Gillis l’ottenne, naturalmente per Il testimone: un conto fu, infatti, limitarsi a mostrare come bionda prorompente, un altro recitare seducendo solo con gli sguardi Harrison Ford. Ma torniamo ai nostri Amish ed alla loro vita che sembra essersi fermata all’ 800, almeno per la comunità stanziata nel Pennsylvania, stato che prende il nome da William Penn, suo fondatore, così come della comunità di cui parliamo, che Penn volle ispirare a principi di pacifica convivenza, estesi agli indigeni, tutti considerati figli del medesimo Dio; l’eco di quello che volle essere un ‘santo esperimento’ risuona ancora nel nome della città più importante dello Stato, Philadelphia, detta ‘la città dell’amore fraterno’.

Tuttavia, oggi le comunità Amish più numerose risiedono nell’Ohio; ma quelle in Pennsylvania rimangono quelle più tradizionaliste, in quanto appartenenti al cosiddetto ‘vecchio ordine’. Sì perché ce n’è anche un nuovo, molto più permeabile alla modernità; per tacere di tutte le ulteriori diramazioni, derivazioni, denominazioni: quella protestante, sappiamo, è una galassia molto complessa e frammentata, essendosi formata spontaneamente presso diverse comunità non troppo estese dell’Europa centro settentrionale.

Gli Amish, in particolare, si rifanno agli anabattisti, una setta svizzera, oggetto di persecuzione cattolica ma anche da parte delle altre chiese protestanti, scatenata dalla loro scelta di non battezzare i membri della comunità da bambini, ma solo una volta raggiunta l’età della ragione; ma dal punto di vista delle altre chiese cristiane, questo significava sbarrare le porte del Paradiso a tutti i bambini che morivano prematuramente, ossia la maggior parte, all’epoca: e, per scongiurarlo, si pensò bene di mandare direttamente in Paradiso, o presso altre destinazioni di dantesca ricostruzione, i loro genitori o potenziali tali.

D’altro canto, la violenza della persecuzione fu proporzionata a quella, analoga, praticata da anabattisti radicali nell’instaurare una teocrazia nella città tedesca di Munster nel 1534: tale allora era il modo di caratterizzarsi delle relazioni religiose, fortunatamente superato a partire dai primi trasferimenti nel Nuovo mondo, almeno in ambito protestante e limitatamente al Nord America, ben altra rimanendo la situazione più a Sud. Ad ogni modo, ancora oggi gli Amish del vecchio ordine parlano un dialetto tedesco definito, in modo un po' surreale ‘tedesco della Pennsylvania’, e chiamano ‘inglesi’ gli altri abitanti del loro territorio, tali essendo stati, all’epoca del loro insediamento, i loro nuovi conterranei, e rimanendo loro indifferenti a qualunque evento o progresso, dalla rivoluzione americana all’invenzione del computer, maturato successivamente al XVII secolo, quando arrivarono nel Nuovo mondo.

Oggi continuano a vivere in un’epoca indefinita, che poi, a ben vedere, non sarebbe altro che l’epoca vissuta dall’uomo durante la quasi totale sua permanenza su questo pianeta: poche cose mutarono in fondo, dalle prime forme di civiltà e conoscenza tecnologica, fino agli albori del XIX secolo: poi l’invenzione della forza motrice e la repentina industrializzazione avviarono un vortice di cambiamenti sempre più accelerati per l’essere umano: un vortice da cui gli Amish rifiutano di essere attratti.

Senza per questo risentirne in alcun modo, anzi: se all’epoca del film si contavano circa 80.000 appartenenti alla comunità Amish negli USA, oggi questi hanno superato i 300.000; in effetti, dal momento che ogni coppia Amish mette al mondo, in media 7 rampolli, si calcola che, ogni 20 anni circa, il loro numero raddoppi: potenza della TV, intesa come rifiuto della stessa? Ma quanto al loro volersi mantenere ligi all’osservanza di regole ormai plurisecolari, si tratta, a mio parere, di una condizione molto più condivisa di quanto possa sembrare a prima vista: l’elaborazione dei principi democratici fondati sulla coeva individuazione e proclamazione dei diritti dell’uomo e del cittadino non risale, forse, alla medesima epoca? E non è opinione diffusa che la loro cristallizzazione nel tempo sia quanto mai auspicabile, specie in tempi di diffusione di nuovi integralismi, autoritarismi, populismi?   La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

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