Ultime della sera: “La bellezza della letteratura”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Gennaio 2021 19:53
Ultime della sera: “La bellezza della letteratura”

di Grazia GIOGLIO Chi non ricorda le fiabe o le favole che da piccoli ascoltavamo dai nostri genitori o, una volta divenuti adulti, quelle che abbiamo raccontato ai nostri figli? Sin dall’infanzia, senza averne coscienza, ci siamo accostati ad un mondo magico, ricco di storie, con principi e principesse, castelli, draghi, streghe cattive e coraggiosi cavalieri e ne siamo rimasti affascinati. E con il tempo a queste prime storie se ne sono aggiunte altre che ci arricchivano sempre di più e ci facevano scoprire tante realtà che prima non conoscevamo.

Stavamo a scuola o a casa  davanti ai libri che ci consegnavano e trasmettevano l’incanto della letteratura: uno scrigno da cui uscivano personaggi di vario genere, di epoche lontane o contemporanee che vivevano vite misere o meravigliose, fantastiche o realistiche. Abbiamo cosi scoperto  le problematiche sociali, gli ideali e i valori per i quali molti personaggi erano stati pronti a sacrificare  la propria vita,  gli amori, le amicizie, le illusioni della vita e  i disinganni, la lotta costante tra ragione e sentimento, l’orrore delle guerre e dei campi di sterminio, l’impegno politico e le scoperte scientifiche, il percorso faticoso per l’acquisizione dei diritti umani, il rapporto degli intellettuali con il potere, la fede e il”nulla eterno”, la natura con i suoi paesaggi tetri o incantevoli.

Ci siamo immedesimati ora nel contadino, ora nel  pescatore, ora nel ricco signore, talvolta nel santo o nel peccatore, nell’inetto o nel  rivoluzionario, nelle eroine e nei perdenti. Abbiamo percorso in lungo e in largo il pianeta e oltre e siamo scesi anche nei nostri inferi portando alla luce le nostre zone d’ombra. Abbiamo compiuto diversi “salti” nel passato, nel presente e nel futuro e cosi siamo stati con Ettore  mentre combatteva per difendere  Troia, la sua città, dall’invasione greca e con il padre Priamo, il re che, con umiltà, si era inginocchiato davanti al nemico Achille, uccisore del figlio, per riaverne il corpo  per poterlo onorare con i riti funebri, e con Antigone che riteneva l’amore al di sopra delle leggi umane e  che aveva  preferito infrangerle, pur di seppellire il fratello “traditore” della patria.

Abbiamo ascoltato con Dante - personaggio nel  suo regno ultraterreno le anime che narravano  i loro dolori, le loro passioni, i fallimenti e le gioie della salvezza. Eravamo presenti quando Petrarca, dialogando con S. Agostino,   si chiedeva  come superare  i suoi tormenti interiori  e poi abbiamo riso con Chichibio per la sua battuta  al padrone Currado attraverso la quale  aveva evitato di essere punito. Siamo diventati “furiosi” insieme ad Orlando per le nozze di Medoro  con Angelica.

Abbiamo dato “ L’Addio ai monti” di Lecco con Lucia, fiduciosi  insieme a lei nella Provvidenza Divina. Con Rosso Malpelo abbiamo lavorato e  sopportato le angherie dentro una miniera, con  Ungaretti  invece abbiamo  vegliato un soldato morto in guerra e poi, in silenzio,  con Quasimodo abbiamo ascoltato” l’urlo nero “della  madre che “andava incontro al  figlio crocifisso sul palo del telegrafo”. La letteratura italiana o straniera, antica o moderna, ci ha consolato, ci ha insegnato a  sopportare le avversità o a lottare contro di esse con coraggio, ci ha dilettato, ci ha svelato nei suoi diversi generi, con i suoi diversi linguaggi e stili, con la rappresentazione della molteplicità del  mondo reale e di quello fantastico la bellezza dell’uomo che, nonostante i suoi limiti, ha  saputo elaborare testi (tragedie, commedie, poesie, romanzi, novelle, fiabe, favole) attraverso i quali ha consegnato ai posteri e continuerà a tramandare in modo sempre nuovo la VITA.

  La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna. Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com

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