Ultime della sera: “I nuovi anziani”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
06 Ottobre 2020 18:17
Ultime della sera: “I nuovi anziani”

Sappiamo bene come l’età media della popolazione italiana sia fortemente in aumento e che le aspettative di vita si stiano parallelamente allungando. In un contesto in cui i nostri giovani hanno sempre maggiori difficoltà a trovare lavoro, a mettere su casa, ad immaginare un orizzonte pensionistico, si sta formando una classe di nuovi anziani che è composta dai soggetti che sono cresciuti nel corso del boom economico (baby boomers). Si tratta in gran parte di classe media che, seppure sgomitando, è entrata presto nel mondo del lavoro; ha conosciuto successi; ha potuto in tanti casi permettersi cambi di lavoro anche in termini di zone geografiche.

Ha potuto raccogliere le imprese o l’avviamento professionale dei propri genitori ovvero ha fruito delle disponibilità della famiglia per avviare una propria attività. I nuovi anziani in tanti casi sono andati presto in quiescenza e hanno possibilità di fruire di proprie seconde case al mare o in montagna. Viaggiano con macchine che si lasciano guardare e spesso li trovi a bordo di aerei o navi da crociera in buona compagnia di amici con i quali condividono passioni, incontri e gozzoviglie varie.

Sappiamo bene come l’emergenza sanitaria abbia colpito in particolare gli anziani ma quelli di cui tratto non sono nella fascia alta di età. Questi ultimi, infatti, seppure inizialmente leggermente preoccupati per lo sviluppo epidemico, adesso sono alquanto ringalluzziti e hanno formato l’asse portante di quella spesa ludica e turistica che ha caratterizzato l’estate italiana. Li trovi spesso accompagnati da animali domestici e anche alquanto preoccupati dall’ipotesi di poter diventare nonni per gli eventuali affanni di tempo che ne potrebbero derivare a discapito delle attività preferite degli ambiti fitness, socialità, comunicazione e turismo.

Il fattore che maggiormente li preoccupa, tuttavia, è quello di essere indicati come “anziani”. Tanti di noi ricordano come da piccoli le persone oltre i 50 ci apparivano anziani, per non dire vecchi, nonostante non lo fossero realmente. Certamente molti fattori incidevano su questa visione e tutti collegati al tipo di vita condotta e ai modelli di riferimento dell’epoca. Vita molto meno esigente e frenetica concentrata quasi esclusivamente sulla famiglia. Adesso che le nostre aspettative di vita si siano oltremodo allungate, il problema è quello dell’apparire, dell’immagine, del passo che non si puo’ perdere e del ritmo in tono col contesto.

Ecco che i nuovi anziani sono digitali; praticano YOGA o Tai Chi; seguono corsi universitari; ballano o danzano e non solo il liscio; vanno in barca a vela; amano i confronti con i giovani e sono aperti alle esperienze innovative e alternative. Insomma sono e fanno tutto ciò che permetta di non essere ricompresi in una deriva fisica, intellettuale e per essere considerati al passo coi tempi. Sembra quasi che le posizioni si siano capovolte: una volta la saggezza degli anziani serviva a formare il carattere e l’esperienza dei più giovani; ora i giovani travasano negli anziani modi di vita, modi di dire, concetti e frontiere del moderno vivere e questi ultimi ne fanno tesoro per le proprie giornate.

Chissà: forse proprio i nuovi giovani li vogliono così e li invidiano affatto per come si comportano. Chi vivrà vedrà.!   Mare Calmo

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