E’ la vita!!! Una storia che riparte ogni giorno non appena i nostri occhi si riaprono e tutto il nostro corpo si riassetta per ricominciare. Una storia composta da un complesso di episodi concatenati dallo scorrere del tempo, dal casuale o preordinato incrocio delle persone e poi da tutto quanto in modo indeterminato ci succede e ci capita di buono o meno buono. Troppo spesso non abbiamo gli occhi giusti per guardare questi “frames” ma, soprattutto, non sappiamo apprezzarli. Ci capita di rado di soffermarci a capire e ringraziare per quanto ci è occorso che, in ogni modo, ci può tornare utile per vivere meglio.
Vita, in te ci crediamo e a te ci aggrappiamo; e tutte le volte che ci succede di sentirla attaccata, compromessa o in pericolo è allora che il nostro pensiero riavvolge il nastro di quello che abbiamo fatto ma, soprattutto, che non abbiamo fatto perché fosse preservata. E’ certamente un periodo che ci consente di riflettere su questi temi; il valore della vita nostra e dei nostri più cari affetti è insidiato da un nemico subdolo e ostinato. Tuttavia, se solo volgessimo lo sguardo e il cuore ad ognuna delle nostre storie potremmo presto individuare situazioni belle e fortunate; fatti positivi e gioiosi; persone vicine ed amiche che ci hanno aiutato a risolvere situazioni e che lo hanno fatto magari in modo gratuito e disinteressato.
La nostra vita è questo grande quadro composto da molte tessere diverse delle quali tendiamo ad oscurare (le parti luminose) travolti come siamo dal quotidiano affanno e dalle ansie che ci assillano rendendoci scuri e tristi. Se solo provassimo a fare un onesto rendiconto di come siamo arrivati ad essere quelli che siamo ci renderemmo conto di essere a debito al confronto di quello che la vita ci ha proposto. Siamo tutti delle fantastiche storie la cui evoluzione nessuno avrebbe mai immaginato di poter scriver nel senso di come si sono svolte.
Ma questa è solo la fortuna di vivere la vita. !!!! L’altro importante ingrediente da utilizzare è l’intelligenza per saper bene indirizzare le circostanze e per limare il nostro carattere spesso insofferente, inosservante o irriconoscente. Il cuore poi per il resto; perciò per quelle scelte e circostanze nelle quali, inevitabilmente, devi seguire ciò che senti nella maniera più intima. Pensavo che non siamo abituati ad ascoltare un notiziario delle buone notizie. Non siamo abituati a parlare in maniera immediata di quanto di bello ci accada.
Eppure anche in questo triste momento complessivo siamo circondati da tanta bella e buona gente; da professionisti dediti con ardore, costanza e impegno massimo nel loro lavoro mettendo al rischio la quotidianità della loro vita e persino la vita stessa. Ci arrivano per fortuna le belle immagini dei medici spossati, degli irriconoscibili infermieri che consolano i pazienti o telefonano ai familiari; gli abbracci virtuali di quanti, strappati alla famiglia, riescono a rassicurare, nonostante tutto, i loro interlocutori.
I giovani che si laureano e che vengono subito catapultati al fronte; i ragazzi costretti alla scuola a distanza che si improvvisano artisti o inventori di nuova socialità. E mille altre persone che ogni momento in decidono e dimostrano che la vita è sopra ogni altra cosa. Per tutto questo dobbiamo ogni momento ringraziare e dare anche noi il nostro importante contributo. Pensavo che dalla cultura americana forse l’unica tradizione che non abbiamo mutuato, la più valida tra le sciocche importate, è la festa del ringraziamento che proprio a breve unirà questa grande nazione all’interno delle famiglie dove insieme si troveranno tante motivazioni per ringraziare la vita.
Anche in epoca Covid.! Chiudo facendo mio un passaggio di un brano del mitico Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti. “Ma come posso io non celebrarti vita……” Mare CALMO
