di Grazia GIOGLIO Che cos’è la felicità? Per questa domanda che l’uomo, sin dall’antichità, si è posto, le risposte sono state molteplici.
Filosofi, scrittori, poeti, teologi, cantautori hanno dato ciascuno la propria definizione. C’era chi sosteneva che la felicità consistesse nell’atarassia, l’imperturbabilità dell’animo libero dalle passioni, chi affermava che la felicità corrispondesse nel raggiungere il piacere, chi nel coltivare i propri interessi, chi nel dedicarsi alla vita attiva (negotium) o alla vita contemplativa (otium). Alcuni hanno anche pensato che si potesse acquisire mirando al successo o nell’avere gloria e onori presso gli uomini.
Altri hanno ritenuto che la felicità risiedesse nel possedere ricchezze, nell’ ottenere il potere o nella realizzazione personale. Certamente tutte le risposte possono essere valide in quanto la felicità è la ricerca di un benessere personale e, quindi, soggettiva. Oggi, tuttavia, nella situazione drammatica nella quale viviamo a causa della pandemia, in un momento storico in cui le parole chiave sono isolamento, distanziamento, lockdown, sofferenza e morte, credo che per tutti abbia lo stesso significato: la felicità è la bellezza della normalità della vita quotidiana che abbiamo perduto.
Andare a trovare un’amica, bere con gli amici un caffè al bar o invitarli nella propria casa per una cena, vedere insieme agli altri spettatori un film al cinema o una rappresentazione teatrale, fare una passeggiata senza il timore di essere al di fuori dell’orario stabilito da un decreto, stare insieme senza paura questo è nel momento attuale la felicità Oggi, quindi, per quanto significative siano, non ci servono grandi risposte per spiegare la felicità. Forse aveva ragione Al Bano quando insieme a Romina cantava che la felicità è “un bicchiere di vino con un panino”, da condividere, io aggiungerei, con le persone che amiamo.
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna. Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com
